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Abitare il suolo. Ecologie della costa adriatica salentina = Inhabiting the soil. Ecologies of the Salento Adriatic Coast

Mariangela Risolo

Abitare il suolo. Ecologie della costa adriatica salentina = Inhabiting the soil. Ecologies of the Salento Adriatic Coast.

Rel. Michele Cerruti But, Anna Maria Cristina Bianchetti. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, 2025

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Abstract:

La tesi indaga criticamente l'insediamento umano salentino partendo da un'ipotesi: in questo territorio di confine, "finis terrae" e bordo dell'Occidente, il suolo è un soggetto. Abusato o resiliente, è un attore che produce lo spazio e che costituisce oggi una chiave possibile di ripensamento di futuro, entro l'urgenza di risposta a una pressante sfida climatica e biopolitica che mette in discussione ancestrali economie, frammenta la società del turismo, dilata abbandoni e archeologie. Da San Cataldo e fino a Santa Maria di Leuca, la ricerca si fonda su una lenta e reiterata osservazione sul campo che indaga la costa come spazio urbanizzato, al di qua e al di là del mare, e impiega una lente ecologica che indaga il rapporto tra essere umano e suolo. L'obiettivo è quello di rimettere al centro il suolo non più come risorsa ma come un soggetto con cui è necessario avere a che fare per immaginare il futuro. Nella prima parte del lavoro il territorio è osservato attraverso la pluralità dei modi della relazione uomo-suolo che definiscono tre principali direzioni di ricerca: un suolo abusato, un suolo che resiste, un suolo in trasformazione. La seconda parte, invece, si confronta con la corposa eredità delle ricerche sul Salento, indagando in che modo emerga il ruolo del suolo, per trarne indicazioni critiche rispetto al suo futuro. In particolare la tesi affronta tre letture emblematiche e storicizzate: una storica, ovvero gli scritti sulla Questione Meridionale di Gaetano Salvemini; una antropologica, la ricerca etnografica sul tarantismo di Ernesto De Martino; una urbanistica, la ricerca e il progetto di “Territori della nuova modernità” di Paola Viganò. La tesi osserva come anche in queste letture il suolo abbia sempre costituito un ruolo significativo, anche quando non intenzionale, diventando la ragione di una primitiva accumulazione, terra come deposito di vita, materia plasmabile del progetto. La lettura lenta del territorio e il confronto con la letteratura sono un modo per comprendere meglio la contemporaneità: il Salento, nelle sfide presenti che attraversa, può forse trovare nella relazione con il suolo una direzione di futuro "altra", che ricomprenda diritti, spazio e tempo entro una nuova necessaria ecologia

Relatori: Michele Cerruti But, Anna Maria Cristina Bianchetti
Anno accademico: 2024/25
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 114
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/34508
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