REACT. Scenari di pianificazione e progettazione urbana per comunità multispecifiche attraverso le nature-based solution = REACT. Planning and urban design scenarios for multispecific communities through nature-based solutions

La perdita di biodiversità è un fenomeno globale e rappresenta una delle principali sfide del Millennio. Le modifiche antropogeniche – come urbanizzazione, consumo di suolo, inquinamento e eccessivo sfruttamento delle risorse – aumentano la pressione sugli ecosistemi, comportandone un drastico deterioramento. Negli ultimi trent’anni, le aree urbane sono cresciute del 100%, causando l’alterazione di oltre il 75% degli habitat terrestri. Per ridurre l’impatto ambientale di tali fenomeni, le attuali strategie di pianificazione mirano ad una crescente integrazione di sistemi vegetati nei contesti urbani, traducendosi in politiche territoriali. Tra i vari interventi proposti da questi atti, emergono con crescente evidenza le nature-based solution, azioni mirate ad affrontare una vasta gamma di sfide ambientali e socioeconomiche attraverso la riproduzione, gestione e/o protezione degli habitat naturali. Se opportunamente pianificate, le NbS permettono di ridurre i rischi legati all’inquinamento, ai cambiamenti climatici e agli eventi estremi, generando molteplici benefici per l’uomo e per altre specie. Tuttavia, nella letteratura di settore vengono evidenziate alcune carenze strutturali che rischiano di compromettere l’efficacia e la coerenza delle azioni promosse. In particolare, le dinamiche di sviluppo degli ecosistemi e delle specie non-umane vengono sovente tralasciate nei processi trasformativi, sebbene l’inclusione di questi temi nelle pratiche pianificatorie e progettuali possa favorire la conservazione e lo sviluppo di biodiversità. Il presente lavoro di tesi suggerisce un nuovo approccio nell’elaborazione delle NbS, che aiuti a superare i limiti legati alla visione settoriale e antropocentrica della pianificazione dello spazio aperto urbano. A tale scopo, viene ideato il metodo di valutazione REACT (acronimo di Responsible Ecological Approach Creating Transformation), che sostituisce, alla logica economica, la stima del contributo delle singole proposte progettuali ai bisogni umani e non-umani. Tale strumento consiste in un’analisi multicriterio transdisciplinare, orientata a supportare gli enti del territorio nella selezione delle proposte più adeguate a supportare la biodiversità, fornendo la possibilità di classificare differenti opzioni progettuali presentate alle amministrazioni. REACT trova una traduzione applicativa nel contesto della quarta edizione del bando Corona Verde, progetto che – da quasi trent’anni – interviene sul territorio torinese. Infatti, leggendo criticamente i criteri di valutazione proposti dal bando per la selezione delle progettualità da realizzare, si riscontrano diverse difficoltà nel coniugare i caratteri procedurali e amministrativi con attenzioni progettuali rivolte al mondo non-umano. Per favorire il superamento di tale limite, la ricerca propone di rafforzare il modello valutativo in atto attraverso l’applicazione dell’iter logico e computazionale di REACT, dando maggiore peso agli aspetti ecologico-ambientali e prediligendo progetti rivolti all’equilibrio tra le istanze umane e naturali. Quindi, attraverso un’ipotesi di progetto per l’area di Basse di Stura (Torino), si confrontano i due metodi di valutazione. L’esito della simulazione evidenzia come la selezione del metodo valutativo possa influenzare sulla qualità dello spazio urbano, supportando le amministrazioni – e i progettisti stessi – nel rimodellare le relazioni tra specie differenti e colmare la distanza tra necessità umane e non-umane.