INNOVATION HUB: un progetto di riqualificazione per l’ex stabilimento Altissimo di Moncalieri = INNOVATION HUB: a redevelopment proposal for the abandoned Altissimo factory in Moncalieri

A partire dagli anni Ottanta, a seguito di processi trasformativi in ambito economico, tecnologico e sociale, diversi impianti produttivi furono oggetto di dismissione industriale. Questo ha generato all’interno delle nostre città diversi casi di “vuoti urbani”: luoghi inaccessibili, privi di destinazioni e di relazioni con il resto del tessuto urbano nel quale si trovano. Oggi, il tema dell’ "adaptative reuse" è infatti al centro della ricerca da parte di architetti, urbanisti e ingegneri che cercano di dare una soluzione al tema del riuso e della riqualificazione di queste aree dimenticate della città, ma caratterizzate da un forte valore architettonico, culturale, simbolico o semplicemente legato alla memoria collettiva di un luogo. Proprio all’interno di questo contesto si inserisce la ricerca di tesi, con l’obiettivo principale di proporre uno scenario di riqualificazione dell’area dell’ex stabilimento Altissimo, situata all’interno del Comune di Moncalieri. L’intento è quindi quello di determinare le linee guida di una progettazione che consenta di restituire un simbolo del passato industriale della città, legato al comparto della produzione automobilistica FIAT di Torino, ai cittadini. Il lavoro di tesi è sviluppato secondo tre diverse macrofasi. La prima è quella della “conoscenza”. In particolar modo durante questa parte è stata effettuata un’analisi del quadro competitivo, in modo da comprendere a fondo i diversi aspetti, suddivisi secondo diversi layer di approfondimento che comprendono quello territoriale, storico e demografico, che caratterizzano il Comune di Moncalieri. La prima fase comprende anche l’analisi e la ricerca relative al caso studio, in modo da comprendere la processualità, i principali eventi e l’organizzazione produttiva che hanno caratterizzato la storia dello stabilimento, oltre ad un’analisi dello stato di fatto che ha permesso di prendere conoscenza delle condizioni di degrado attuale. La seconda parte è quella della “ricerca”. A partire dalla vastità del tema dell’ "adaptative reuse" sono stati analizzati diversi casi studi esemplificativi in Italia e nel Mondo per comprendere le diverse strategie con cui gli architetti sono intervenuti sul costruito, donandogli nuova vita. Attraverso le analisi SWOT sviluppate su diverse scale di dettaglio è stato possibile determinare i diversi aspetti su cui si basa la proposta progettuale. L’ultima fase è quella dell’elaborazione di uno scenario di riqualificazione dell’area che prevede la creazione di un Innovation Hub, caratterizzato dalla presenza di diversi comparti di natura pubblica o privata, che compongono un unico grande sistema di spazi destinati alla ricerca e all’innovazione. Per avvicinarsi il più possibile alla realtà, la ricerca di tesi si conclude con la stima dei costi dei diversi interventi previsti, in un’ottica di costruzioni per fasi.