Fare brutto: un progetto per promuovere il potere creativo e una visione positiva della bruttezza nella nostra quotidianità. = Fare brutto: a project to promote the creative power and a positive vision of ugliness in our everyday life.

Il brutto, da intendersi nel suo più ampio significato, è da sempre stato un elemento di rottura, per non dire rivoluzionario, all’interno del mondo del design. La definizione del concetto di brutto risulta essere particolarmente complessa ed articolata, in quanto risultato di processi storici e culturali, che sfociano nell'impossibilità di definirlo esclusivamente attraverso dei caratteri oggettivabili, con la conseguente necessità di analizzare tutte le possibili declinazioni del “brutto” all’interno della percezione estetica umana. Attraverso l’analisi del brutto nel design, nella comunicazione visiva e nell’arte, risulta inequivocabile che la sua presenza, nonché la sua stessa esistenza, sia una condizione necessaria per l’evoluzione di una disciplina. “Fare brutto” è un progetto che nasce dall’analisi del concetto e delle funzioni precedentemente citate del brutto. “Fare brutto” consiste in un sistema che si basa su un prodotto editoriale, il cui scopo è valorizzare la presenza del brutto nella quotidianità, volta allo sviluppo di uno spirito critico che aiuti l’utente a postulare nuove domande per superare i suoi preconcetti nei confronti del brutto. Insieme alla produzione editoriale, sono stati progettati anche “Brutto come…”, un font che ribadisce il concetto di brutto sul piano visivo, e una campagna dedicata per implementare l’interazione con l’utenza.