Agostina Aimone, Alexandra Dimitra Mentekidou
Il tram-treno e la memoria industriale: nuove opportunità di trasformazione urbana in Valle d’Aosta / , ; rel. Alessandro Armando ; correl. Marta Bottero, Roberto Dini.
Rel. Alessandro Armando, Marta Carla Bottero, Roberto Dini. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, 2013
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Abstract: |
Abbiamo deciso di incentrare la nostra tesi sullo studio del fondovalle valdostano, un territorio caratterizzato da antitesi e dinamiche che possono diventare occasioni di scelte progettuali interessanti. Abbiamo cercato di capire le modifiche che può portare nelle dinamiche del territorio un nuovo sistema infrastrutturale, attraverso la lettura dei principi insediativi esistenti, che ha come conseguenza la ricucitura della trama urbana nella città di Aosta, utilizzando il complesso siderurgico della Cogne come base per la riprogettazione dell’area. L’impostazione di questo lavoro parte dall’analisi del territorio valdostano scomponendolo in tre strati, che si compenetrano tra loro, che ci danno una chiave di lettura critica e un’ impostazione per il lavoro progettuale. Questa scomposizione viene proposta da Antonio De Rossi sull'approfondimento “Le molte facce del paesaggio valdostano” nel libro Guardare da terra. Immagini da un territorio in trasformazione. La Valle d’Aosta e le sue rappresentazioni, individua il carattere, la dimensione ed il palinsesto, come elementi caratterizzanti della Valle. Il carattere riguarda l’aspetto fisico che ci si pone davanti osservando la vallata e le sue specificità. Il territorio della Piana sembra soffrire di un’identità frammentata a causa della gestione funzionale del territorio. L’immaginario che si ha della Valle d’Aosta differisce dalla realtà, poiché è alimentato da una visione turistica che tralascia altri aspetti importanti della vita della piana. Il fondovalle è caratterizzato da corridoi mercati urbanizzati che si sviluppano nei pressi delle principali direttrici mentre, si assiste ad un’emarginazione crescente dei versanti e delle colline che dovrebbero essere il fulcro della restituzione della vita montana, ad eccezion fatta delle località notoriamente turistiche. La piana valliva è caratterizzata principalmente da una zonizzazione basata su grandi mono-funzioni (residenziale, commerciale, agricola, industriale, amministrativa, sportiva) che non interagiscono tra loro, ma si collegano soltanto per mezzo delle principali infrastrutture. La suddivisione della vallata dalla Dora Baltea in due parti con esposizione solare differente, Adret e Envers, incide su questa frammentazione poiché le condizioni di vita risultano diverse e hanno come conseguenza uno sfruttamento del territorio eterogeneo. La frammentazione sopradescritta risulta elemento di sfida progettuale poiché incentiva possibili interventi di interazione cercando nuovi equilibri tra la città e il paesaggio circostante. Il secondo strato è la dimensione, intesa come strutturazione del territorio nella sua prospettiva zenitale. Osservando dall’alto la piana di Aosta, si può vedere come in alcuni punti non sia possibile individuare i confini amministrativi data l’espansione disorganizzata, mentre in altri essi sono ancora ben distinguibili. In generale lo sprawl urbano caratterizza tutto io spazio edificato. Su scala regionale, grazie al sistema infrastrutturale presente, si possono attivare operazioni di riorganizzazione di questi tasselli urbani. Si considera la linea ferroviaria come il motore trainante per la risoluzione di queste criticità e per la proposta di un’immagine che si adatta meglio alle condizioni attuali. Il palinsesto, terzo elemento del paesaggio, è inteso come l’intreccio delle trasformazioni e delle immagini del territorio di oggi che intrattengono relazioni con i segni del passato. Concentrandoci soprattutto su Aosta, è evidente come la città è andata ad integrarsi con il tessuto modulare del castrum romano, rendendolo quindi meno leggibile. Le mura della cinta romana, interrotte in diversi punti, coesistono col resto della città costituendo il diaframma tra centro e zona di più recente espansione. Oltre la ferrovia che attraversa la città, il grosso nucleo industriale spezza il ritmo dell’organizzazione della città, e costituisce il limite dell’espanzione dell’edificato in direzione sud. Dopo una breve parte di inquadramento territoriale e un’analisi della piana secondo questi tre strati, il nostro studio ha come obiettivo di rispondere alle criticità emerse, proponendo una trasformazione della mobilità regionale che porta al ridisegno dei tessuti urbani ad essa connessi.
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Relatori: | Alessandro Armando, Marta Carla Bottero, Roberto Dini |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | A Architettura > AN Opere di ingegneria civile, trasporti, comunicazioni R Restauro > RC Restauro urbano |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/3311 |
Capitoli: | Indice Introduzione 1 Inquadramento Territoriale La Plaine La Plana di Aosta 2_Le infrastnitture regionali e la fascia fluviale Il piano del ferro La costruzione della linea Ivrea - Aosta La costruzione della linea Aosta - Pré Saint Didier L’autostrada Quincinetto-Aosta-Courmayeur Criticità situazione attuale e proposte urbane Piano Territoriale Paesistico -1992 Il Piano Mazza -1996 Il Progetto per l'interramento della linea ferroviaria - 2000 Il Progetto di rifunzionalizzazione dell’area ferroviaria di Aosta “GEODATA” - 2006 Le Linee Guida per il Piano Strategico – 2010 3_Analisi morfologica della città e storia degli strumenti urbanistici Cenni storici L’industrializzazione della Plaine Richiami sulla storia dell’area industriale in breve Cronostoria: La Cogne Storia degli Strumenti Urbanistici Le linee direttrici per l’urbanizzazione di Aosta in epoca romana Dal “Règlement d’embellissement de la ville” al Piano Montalcini Lo “stralcio” del 1931 Il piano di Adriano Olivetti del 1937 Il piano del 1937 dell’ing. Umberto Rossi e dell’ ing. Aldo Pavan Il piano Morbelli (1941 e 1953) e il piano Rigotti (1955) Il primo piano regolatore della città di Aosta di Franco Nosengo La variante n. 8 di Bertola e Castelli del 1974 La Variante n. 10,1984 Lo “schema strutturale” del 1990 Il Progetto “Aosta Capoluogo” 1992 Il Progetto della Porta Sud -1993 La Variante Generale di Alex Fubini -1995 Piano di riorganizzazione urbanistica e recupero industriale dell’area ex-Cogne -1996 La Variante generale del 2000 Il Piano Urbanistico di Dettaglio PUD Il Progetto Espace - 2000 Variante di adeguamento al P.T.P. - 2009 4_La Proposta Progettuale L’esempio della tratta Merano-Malles Analisi Economica Interessi in gioco nel progetto urbano partenariale Considerazioni sui risultati emersi dalla simulazione di pre-fattibilità La memoria industriale come paradigma progettuale La viabilità Il recupero delle preesistenze Le funzioni Lo studio dei bordi La formazione dell’edificio I Prospetti Il cortile interno Bibliografia |
Bibliografia: | Stanghellini Stefano, Il negoziato pubblico privato nei progetti urbani, principi metodi e tecniche di valutazione, Cromografica, Roma, 2012 Liliana Bazzanella; Riccardo Beltramo; Davide Petrini (a cura di), Progettualità architettonica e organizzativa per le nuove aree industriali: un percorso multidisciplinare verso leAPEA, Celid, Torino, 2011 Pietro Celesia; Roberto Dini; Gianpaolo Ducly; Fabio Fracellio (a cura di), Guardare da terra. Immagini da un territorio in trasformazione. La Valle d’Aosta e le sue rappresentazioni, Tipografia Valdostana, 2006 Antonio De Rossi, Architettura alpina moderna in Piemonte e Valle d'Aosta, Allemandi, Torino, copyr. 2005 Andrea Bondonio; Guido Callegari; Cristina Franco; Luca Gibello (a cura di), Stop & go: il riuso delle aree industriali dismesse in Italia: trenta casi studio, Alinea, Firenze, copyr. 2005 Marinoni, Giuseppe, Infrastrutture nel progetto urbano, Angeli, Milano, copyr. 2006 Alessandro Massarente; Alessandro Mazzotta (a cura di), Il parco fluviale, le fabbriche e la città: programmi e progetti di riqualificazione delle aree lungo il Cervo a Biella, Alinea, Firenze, copyr. 2004 Guido Zucconi, La città dell’Ottocento, Laterza, Roma, 2001 Luigi Mazza; Elisabetta Comin, Esercizi di piano: l’area industriale Cogne ad Aosta, Angeli, Milano, copyr. 2002 Moretto Luca, L’industria e la città: la Cogne e Aosta, storia di un secolo : architettura, siderurgia, territorio, Regione autonoma Valle d’Aosta, Aosta, 2002 Carlo Olmo (a cura di), Costruire la città dell’uomo: Adriano Olivetti e l’urbanistica, Edizioni di Comunità, Torino, copyr. 2001 Sguardi dal cielo sulla Valle d’Aosta: cartografia e fotografie aeree, Regione Autonoma Valle d’Aosta, Aosta, copyr. 1998 Corrado Binel, Dall’Ansaldo alla Cogne, Milano, Electa Editrice ,1997 Marco Cuaz, Valle d’Aosta storia di un’immagine: le antichità, le terme, la montagna alle radici del turismo alpino, Laterza, Roma, 1994 Giacomo Sado; Bernard Janin; Maria Cristina Ronc; Sergio Vitagliani (a cura di), Destination Europe : autostrada e mobilità in Valle d’Aosta, 1962-1992: tradizioni, storia, sviluppo socio-economico, forme costruttive, Musumeci, Quart, 1993 Luigi Mazza; Carlo Olmo, Architettura e urbanistica a Torino 1945/1990, Allemandi, Torino, copyr. 1991 Alex Fubini (a cura di), Aoste: schema de structure et aménagement, Tipografia Valdostana, Aosta, copyr. 1990 Aosta, città, struttura, piano, Tipografia Valdostana, Aosta, 1990 Ville d’Aoste -Pian d’Amenagement, ufficio del piano regolatore, Città di Aosta, 1990 Elisabetta Comin, Lo sviluppo edilizio della città e la pianificazione urbana di Aosta: Analisi critica (bozza provvisoria), Ufficio del piano regolatore, città di Aosta, 1989 Marco Cuaz (a cura di), Aosta: progetto per una storia della città, Musumeci, Quart, copyr. 1987 André Zanotto; Lino Zanotto (a cura di), La Valle d’Aosta & la ferrovia: cenni storici in occasione delle celebrazioni del centenario della linea Ivrea-Aosta, Regione Autonoma della Valle d’Aosta, Aosta, 1986 Luciano De Simone, Aosta Monte Bianco: Descrizione dell’autostrada, S.A.V., Aosta, 1986 Augusta Vittoria Cerutti, La plaine e la montagne della Valle d’Aosta, Musumeci, Aosta, copyr. 1980 Roberto Gabetti, Architettura industria: Piemonte negli untimi cinquant’ anni, Cassa di Risparmio, Torino, copyr. 1977 Carlo Bertola, Aosta, problemi e prospettive dello sviluppo urbano, Tipografia Valdostana, Aosta, 1972 Giovanni Jans; Taddeo Gilardino (a cura di), Pila, Democrazia Cristiana Valle d’Aosta, Aosta, 1946 Adriano Olivetti (a cura di), Studi e proposte preliminare per il piano regolatore della Valle d’Aosta, Nuove edizioni, Ivrea, 1943 Aldo Morbelli, Il piano regolatore di Aosta, S.I., 1940 Adriano Olivetti (a cura di), Piano regionale di Valle d’Aosta, Nuove edizioni, Ivrea, 1937 Articoli ArchAlp, n. 3, luglio 2012 Andrea Delpiano, Si può riqualificare la città recente? 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