Paolo Occhiuto
Strutture agricole tradizionali tra conservazione e innovazione. "Linee guida per il recupero dei rustici in zona agricola". Il caso di studio dell'Unione-comunità collinare Pianalto Astigiano.
Rel. Piergiorgio Tosoni. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura (Restauro E Valorizzazione), 2005
Abstract: |
Lo studio sugli edifici rurali e sul loro recupero edilizio in simbiosi con la finalità della salvaguardia paesaggistica territoriale delle aree rurali è ormai da qualche anno di grande interesse specialmente per i comuni delle zone prevalentemente agricole. Lo sviluppo di uno studio sul territorio agricolo del Pianalto Astigiano, (composto dai Comuni di Villanova d’Asti, Valfenera, Cellarengo, Dusino San Michele e San Paolo Solbrito) nasce dall’incontro con il Sindaco Roberto Peretti di Villanova d’Asti, il quale, nelle veci di Presidente dell’Unione-comunità collinare Pianalto Astigiano mi ha incoraggiato a intraprendere un lavoro che si interessasse dei cascinali sia in zone rurali dei comuni facenti parte l’Unione. Il lavoro si basa su un parziale censimento dei rustici in zone agricole dei territori comunali appartenenti all'Unione con una maggiore consistenza di rilevamento nella piana Villanovese data la spiccata caratterizzazione dei suoi siti rurali alla produttività storicamente dedita in prevalenza alla coltivazione di mais e frumento, e all'allevamento bovino da carne e latte. Quest’area, più delle zone collinari, è ricca di cascinali isolati che punteggiano il territorio una volta ricco di attività produttiva e che oggi appare mummificato in un paesaggio che non gli appartiene. Su questi impianti rurali si basa lo studio svolto, sulla necessità di un recupero edilizio pari a quella di un recupero funzionale del territorio. I sopralluoghi di indagine mi hanno consentito di analizzare il mondo rurale nel suo complesso e di capire che un corretto recupero del fabbricato non dipende solamente dalla conservazione dei caratteri tipologici estetici, quanto nella salvaguardia dell’intorno con cui esso interagiva nella produttività economica di tutti i giorni. Il riuso di un territorio agricolo come quello dell’Altopiano Villanovese che per ragioni storiche e economiche non può prescindere dall’inserimento di attività produttive o commerciali per essere valorizzato e salvaguardato, ha portato a cercare risposte differenti a una rifunzionalizzazione degli impianti rurali e dei suoi fabbricati edilizi al solo fine residenziale. In questo lavoro si vuole indirizzare a rivitalizzare il sito rurale con interventi atti a salvaguardare i caratteri tipizzanti nel loro insieme, riproponendo un modello di vita rispettoso dell’ambiente e delle tradizioni locali come quello contadino. Il coniugare l’interesse crescente per le forme di risparmio energetico con il recupero dei rustici, certamente, viene naturale Il mondo contadino, tanto abile e ingegnoso, ha sempre applicato i principi di architettura bioclimatica nelle sue costruzioni favorendone, oggi, il recupero con tecnologie atte a sfruttare maggiormente l’energia solare (sistemi solari attivi o passivi) e i fattori climatici ambientali. Lo studio volge altresì Io sguardo a un’iniziativa intrapresa dall’Unione comunità collinare Pianalto Astigiano che ha aderito di recente al progetto HighPianalto, atto a promuovere uno sviluppo sostenibile per il territorio dell’area geografica Pianalto. Lo studio dell’area territoriale agricola del Pianalto Astigiano e la necessità storica del recupero dei suoi rustici, ha portato alla realizzazione di questo lavoro atto a promuovere, negli interventi di ristrutturazione e rifunzionalizzazione degli edifici, una maggiore conoscenza delle tecnologie costruttive tradizionali e la consapevolezza, a fronte delle nuove esigenze, di un possibile sano e congruo recupero architettonico con materiali tradizionali naturali e nuove tecnologie per un risparmio energetico delle strutture. |
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Relatori: | Piergiorgio Tosoni |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Numero di pagine: | 363 |
Parole chiave: | strutture agricole - recupero - Pianalto Astigiano - architettura collinare |
Soggetti: | R Restauro > RA Restauro Artchitettonico |
Corso di laurea: | Corso di laurea specialistica in Architettura (Restauro E Valorizzazione) |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/327 |
Capitoli: | Indice: Premessa Cap.1) Introduzione 1.1 Inquadramento storico territoriale 1.1.1 Cosa si intende con il termine Pianalto? 1.1.2 L'Unione-comunità collinare Pianalto Astigiano 1.1.3 Riferimenti al passato dei paesi contermini l’altopiano Villanovese 1.1.4 Posizione aspetti territoriali 1.1.5 L'agricoltura 1.2 Normativa di riferimento 1.2.1 Normativa delle aree agricole 1.2.2 La Legge della Regione Piemonte n°9 del 2003 1.2.3 P.R.G.C di Villanova d'Asti, Variante 1/94 Borghi agricoli e cascine Cap. 2) Schede d’indagine dei siti rurali censiti - Introduzione alle schede d’indagine dei siti rurali 2.1 Comune dl Cellarengo 2.2 Comune di Dusino San Michele. 2.3 Comune di San Paolo Solbrito 2.4 Comune d Valfenera 2.5 Comune di Villanova d'Asti Cap. 3) Caratteri tipizzanti gli impianti rurali censiti nel territorio - Analisi e indirizzi di intervento per un recupero sostenibile 3.1 La geomorfologia del sito rurale Schemi di intervento per alterazioni morfologiche dei terreni 3.2 L’orientamento dei volumi edilizi 3.2.1 Volumi edilizi e la disposizione dei locali 3.2.2 Comportamento bioclimatico del fabbricato 3.3 Composizione delle forme tipologiche 3.3.1 Gli elementi morfologici costitutivi 3.3.2 Le trasformazioni degli insediamenti rurali 3.3.3 Forme tipologiche prevalenti Premessa Cascine in linea Cascine a “L” Cascina a corte aperta Cascina a testa in comunione Borgo a formazione spontanea Borgo in linea su asse stradale Borgo a pettine su asse stradale 3.3.4 Nuovi Corpi di fabbrica per funzioni particolari 3.4 Elementi pertinenziali all'impianto rurale - Piante considerate autoctone degli impianti rurali nel territorio 3.5 Materiali da costruzione 3.5.1 Materiali usati nelle costruzioni rurali tradizionali Materiali lignei Materiali lapidei Materiali fittili Materiali metallici Malte e intonaci Tinteggiature per colori murari 3.5.2 Materiali per interventi di isolamento La canapa Il sughero La lana di lino Il feltro di iuta La fibra di legno La fibra di cocco La lana di pecora Lana di cellulosa I pannelli in canna palustre I mattoni in terra cruda 3.6 Elementi costruttivi tipologici 3.6.1 Caratteri di facciata - Aperture di facciata * Finestre e portefinestre * Infissi e sistemi di oscuramento * Davanzali e inferriate * Portoncino di ingresso * Portone della stalla * Fienili e porticati - Balconi e ballatoi * Mensole e sbalzi * Impiantito * Ringhiere - Finiture di facciata * Murature faccia a vista * Intonaci e tinteggiature * Zoccolatura 3.6.2 Geometria delle coperture - La copertura - Strutture delle coperture - Manto di copertura - Cornicioni - Passafuori - Comignoli - Abbaini - Muri tagliafuoco - Canali di gronda 3.6.3 Strutture portanti - Partizioni interne orizzontali * Solaio di piano terra * Solai piani superiori - Strutture di elevazione * Murature portanti - L’umidità nelle murature 3.6.4 Elementi accessori - Pavimentazioni esterne - Pavimentazioni interne Cap. 4) Prospettive di trasformazione in zona agricola - Premessa - Attività agricola - Fini residenziali - Turismo ricettivo - Attività produttive commerciali - Utilizzo socioculturale Cap. 5) Conclusioni - La necessità di un corretto recupero - Il ruolo delle cascine nella salvaguardia paesaggistica territoriale - Verso un piano di sviluppo sostenibile del Pianalto Bibliografia di riferimento |
Bibliografia: | Mancante |
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