Nuovi materiali nel Design. Orientarsi tra cambi di paradigma e traiettorie future = New Materials in Design. Navigating Paradigm Shifts and Future Trajectories

Design e materiali possiedono un legame antico e profondo, intrecciato attorno alla linea della storia umana, fino e ben oltre i nostri giorni, ed i progettisti, attraverso la tecnica, si fanno trasportare dalla corrente attingendo a tecnologie sempre nuove. Questo flusso può assumere caratteri alquanto torrenziali, come visto durante il secolo scorso, ed oggi è facile imbattersi nella necessità di adottare soluzioni innovative a problemi moderni. Per questo motivo è compito del progettista stesso mantenersi aggiornato sui nuovi materiali applicabili nel suo settore. Cimentarsi nella ricerca è un’attività con diversi strumenti a disposizione, che possono tornare utili in maniera peculiare e restituire le risposte che si cercano. Tra le più funzionali vi è senza dubbio la visita delle molte fiere di settore che si tengono annualmente, sul territorio nazionale e non. Questi eventi si presentano diversamente gli uni dagli altri, a seconda del contesto e del proprio target, ma offrono spesso occasione di confronto con l’ambito dei nuovi materiali, attraverso l’esposizione di campioni, applicazioni innovative, macchinari in funzione. La visita di alcune di queste fiere, tra Torino, Milano e Bologna, ha messo in evidenza, tuttavia, alcune criticità, come la difficoltà nell’orientamento e nella ricerca degli stand rilevanti per la propria ricerca. Ritenendo queste problematiche in grado di mostrare un campo d’intervento valido, è stato studiato un questionario poi sottoposto ad alcuni studenti e professionisti che hanno a che fare, tramite il proprio impiego o carico didattico, col contesto dei nuovi materiali, in modo da confrontare più esperienze. La conclusione della tesi è, dunque, la proposta progettuale di un servizio che mira a colmare alcune mancanze spesso rilevate durante la visita degli eventi di settore, andando incontro alle esigenze di studenti, professionisti, ma anche privati alle prime armi. Lo sviluppo del progetto intente, inoltre, suggerire un’ipotetica applicazione del servizio in un contesto che potrebbe adottarlo, individuato nella figura di MATto, la materioteca di Torino ospitata all’interno del Politecnico della medesima città.