I riflessi dello smalto: dalla produzione artigianale del campo alla valorizzazione museale = The reflections of enamel: From Del Campo's craft production to museum valorization

Lo Studio del Campo, fondato a Torino nel 1956 da Virgilio Bari, Euclide Chiambretti, Bianca Tuninetto e Lidia Lanfranconi, rappresenta un capitolo significativo nella storia dell'arte e dell'artigianato italiano del Dopoguerra. Operante fino al 1997, questo collettivo artistico si inserisce in un periodo di profonda trasformazione sociale e culturale in Italia, caratterizzato dalla rinascita post-bellica e dal miracolo economico. Il periodo storico in cui lo Studio del Campo ha operato è segnato da un’intensa ricostruzione e da un rapido sviluppo industriale che ha radicalmente cambiato il panorama socio-economico del paese. Si distinse per l'adozione di un approccio sperimentale e innovativo nella smaltatura a gran fuoco, un'antica tecnica artigianale che il gruppo riuscì a reinterpretare con originalità. La scelta dei materiali e delle tecniche da parte del gruppo riflette una sintesi tra tradizione e modernità, con un forte accento sulla qualità estetica e sulla sperimentazione. Questo approccio non solo valorizzò la smaltatura a gran fuoco ma contribuì anche a un più ampio rinnovamento delle arti decorative e dell’artigianato artistico in Italia. La ricerca analizza il ruolo del gruppo nello sviluppo dell'artigianato artistico torinese e il suo impatto sulla scena culturale dell'epoca. Viene esaminato come lo Studio del Campo, attraverso la sua innovativa produzione artistica, abbia saputo catturare e riflettere le tensioni e le speranze di un'Italia in trasformazione. Il lavoro del gruppo non solo rispecchiava le aspirazioni del periodo, ma contribuiva attivamente alla definizione di una nuova estetica che univa la tradizione artigianale con le esigenze del moderno contesto industriale.