Realizzazione e sperimentazione di una pettinatrice tessile ad elevata efficienza energetica. Sviluppo del sistema di azionamento meccatronico

Questo studio, svolto presso l’azienda officine Gaudino S.P.A. e in collaborazione con uno studio ingegneristico esterno A.B. Energy S.R.L, si è posto un duplice obbiettivo. In primo luogo, si è voluto sviluppare il sistema di azionamento meccatronico di una pettinatrice tessile progettata all’interno dell’azienda. In secondo luogo, si è voluto, dopo aver eseguito prove di simulazione e di prima messa in moto della macchina, verificare i risultati ottenuti durante le prove di simulazione dinamica, eseguite in fase di progettazione della macchina, attraverso delle prove sperimentali. Questo confronto, fra simulazione dinamica e prova sperimentale, si poneva l’obbiettivo di validare le assunzioni fatte in sede di progettazione, in particolare per quel che riguarda il dimensionamento dei motori, il dimensionamento del sistema di controllo e le misurazioni riguardanti l’assorbimento e la generazione di corrente, ai fini di impostare un sistema di recupero energetico. Per raggiungere tali obbiettivi, il lavoro è stato organizzato in una fase iniziale di raccolta dei dati derivanti dalla progettazione della macchina, utili al dimensionamento del sistema meccatronico, una seconda fase di progettazione, hardware e software, in cui si sono definiti i dispositivi, quali sensori, motori, azionamenti, unità di controllo e tutto il materiale necessario al loro funzionamento. È stato sviluppato il programma di gestione dell’azionamento, da implementare su PLC e si è eseguita una simulazione del suo funzionamento, e una terza fase di applicazione, di quanto progettato, ai fini di eseguire una prima messa in moto e alcune prove sperimentali. Viste le prove di simulazione, effettuate internamente all’ambiente di sviluppo Twincat, e le prove di prima messa in moto, è possibile appurare la bontà del sistema di azionamento sviluppato. Le prove sperimentali eseguite sono state parziali, in quanto hanno riguardato i soli assi principali dotati di un profilo di camma e movimentati singolarmente o, per quanto possibile, a gruppi. Infatti, non è stato possibile eseguire delle prove di funzionamento effettivo, cioè con macchina completa e con materiale in trattamento. Fatte queste considerazioni si può comunque considerare, in prima battuta, come raggiunto l’obbiettivo di validazione della prova di simulazione, nonostante si ritenga che una conferma definitiva debba derivare da ulteriori prove eseguite in condizioni effettive di funzionamento della macchina.