Axel Gustavo Deeke
Trade center & centro commerciale. Un progetto di recupero nell'area della FIAT Grandi Motori a Torino.
Rel. Marco Trisciuoglio. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2004
Abstract: |
L'approccio e il pretesto (Sintesi) Questa tesi nasce dopo vari tentativi anteriori di trovare un luogo adatto nella città di Torino per un intervento progettuale che fosse di grande scala, e dovesse comprendere tanto approcci nell'area progettuale, che della conservazione e ristrutturazione. Il mio interesse per i centri commerciali, edifici con uffici ed elementi di urbanistica si mostrano essenziali per giungere alla scelta del attuale progetto. L'idea di prendere in considerazione un'area industriale dimessa e in uno stato di degrado non è nuova, suscitò in me una curiosità di quale prodotto finale sarebbe possibile ricavare dal oggetto in questione. Suscitò una voglia di sfida; nell'ambito accademico come tesista che sta eseguendoli prodotti di anni di studio, dopo tanti altri progetti e lavorati eseguiti in una facoltà di architettura e nell'ambito di architetto quasi dentro il mercato del lavoro, che ormai lo sto diventando. L'interesse di riportare in luce un luogo significativo alla città, rivalutando non solamente gli edifici industriali dei primi anni '900 facendoli essere ricoperti dalla Torino ormai non più una città considerata di cuneo industriale, anche valorizzando fabbricati residenziali vicini alle fabbriche che portando un nuovo punto di incontro, un punto di raccolta di nuove funzioni che oggigiorno sono una necessità nella nostra società moderna. Un insieme di edifici, molti non più esistenti, sparsi per tutto il perimetro urbano e oltre, che comprendono l'area presa in considerazione per questa tesi. Un testimonio di quell'epoca, conservato e da essere preservato, e portato di nuovo in uso con delle nuove funzioni, così come è stato fatto da questo progetto. Cenni storici sulla città e dell' area di intervento I due capitoli seguenti della tesi completa: il Capitolo II e il Capitolo III presentano in maniera sintetica, ma molto completa, il racconto della storia della città di Torino; come è visto nel Capitolo II° e la storia della creazione e architettonica della FIAT Grandi Motori; già nel Capitolo III°. Per il secondo capitolo, quello su Torino, si è preso tutto l'arco temporale fin dal primo villaggio esistente prima del arrivo dei romani nella zona fino agli ultimi anni della città con i piani regolatori degli anni novanta. È mostrata la crescita della città con i suoi diversi interventi urbanistici, l' arrivo della famiglia reale, la trasformazione in capitale, il periodo napoleonico, le grandi opere di chiese e palazzi, la perdita del ruolo di capitale che portò alla trasformazione in città industriale alle porte del secolo XX. Nel capitolo III°, invece è raccontata la storia specifica della zona industriale FIAT Grandi Motori che si sviluppò nella zona Barriera di Milano. Un racconto della sua crescita architettonica, con i suoi diversi interventi fatti da diversi architetti e ingegneri, con il passaggio per le due grandi guerre mondiali, l'arrivo allo splendore di un era nella produzione industriale per i grandi motori, fino alla dimessa del luogo arrivando all'abbandono e degrado che abbiamo oggi. Chiedendoci l'intervento di recupero, aspettando un progetto, che possa riportare lo splendore a quel luogo. Questi due capitoli del racconto storico hanno in se anche una raccolta di immagini di epoca e altre attuali della città e dell' area della Grandi Motori ricavate da ricerche bibliografiche e fotografie personali. Il Progetto: idee, teorie e sviluppo (sintesi) Il capitolo IV° che porta il nome del titolo sopra mostra come l'area del intervento progettuale è vista dagli occhi di un architetto quasi laureato che sta per utilizzare quel luogo come base per la sua tesi, con l'analisi e descrizione dettagliata del posto, la presentazione delle idee, mostrando in parole le diverse parti dell'intervento. Cerco con questo progetto di portare in luce questo luogo di lavoro che era la FIAT Grandi Motori, utilizzandolo per un nuovo uso, cambiando alcune forme e collocandone altre dentro l'ambito della zona presa in considerazione, nuove forme, nuovi colori, nuove funzioni; che potrebbero, anzi, dovrebbero venire a portare una brillantezza a questo ormai dimesso locale. La zona utilizzata comprende i due isolati limitati dalla Via Cuneo a Nord, la ormai chiusa Via Alba ad Est, le vie Saint Bon e Carmagnola a Sud e Largo Cigna a Ovest. Uno degli isolati, quello compreso tra Via Cuneo, Via Mondovi e Via Saint Bon, ha una forma particolare: triangolare, fu una delle principali cose che mi spinse alla sua scelta, i suoi angoli, che mi potrebbero imporre delle regole, degli assi e allineamenti a seguire, regole formali che riflettono in certo modo l' architettura che sono abituato a produrre. Era anche il luogo adatto alla collocazione del progetto nuovo, dato che gli antichi capannoni industriali di questo isolato furono demoliti, lasciando un vasto spazio, dove lascio alla creatività di avere molteplici idee. La seconda parte importante, è compresa subito nella zona est del primo luogo, confinata tra Via Mondovi, Via Cuneo, la via interna: Via Alba e Via Carmagnola. Qui abbiamo non più un isolato scarsamente costruito, ma si l'uso quasi totale di tutto lo spazio edificabile, con un enorme capannone con struttura in cemento armato, conosciuto come "i bomboloni" dovuto alla forma dei tetti delle campate sulle sue due navi principali. Uno spazio adatto a un intervento di rivalutazione, ormai una fabbrica dimessa, totalmente svuotata dalle sue macchine industriali li esistenti, con un' ampia aula solo con degli enormi pilastri in cemento armato. Tutte le parti della zone sono state utilizzate per i diversi interventi progettuali creati, ma il frutto maggiore di questo progetto, che poi mi diede spunto per le altre forme, è sicuramente il nuovo edificio, creato per essere utilizzato per funzioni amministrative, un edificio multipiano per uffici. Abbiamo nel piano terra di questo, la presenza di uno spazio di commercio, destinato all'insediamento di negozi. Questo ambiente compreso tra edificio e la preesistenza di un muro che doveva venire preservato e cosi inglobato nel progetto, crea un asse di passaggio, dove le persone, transiterebbero tanto per accedere all'edificio, come per usufruire dei negozi. Qui il legame tra il nuovo e l' antico è evidente, tutto questo ambiente coperto da una struttura metallica in acciaio ricoperta per sua volta in vetro. Il secondo spazio architettonico pensato, si localizza nella palazzina a tre piani sul angolo tra Via cuneo e Via Mondovi, un edificio residenziale, che ha subito numerosi interventi architettonici che ci hanno portato a questa sua forma finale. La decisione finale rimase in inglobare anche la palazzina nell'ambito dell'uso amministrativo e commerciale, creando in essa piccoli "loft" multiuso, lasciando intatti i tamponamenti interni, facendo il minimo di ristrutturazioni per 1 'inserimento di servizi igienici adatti alle future funzioni, installazioni elettriche,idrauliche e informatiche. Per quanto riguarda all'entrata dal ballatoio nei diversi appartamenti, dovuto all'impossibilità di creare nuove circolazioni verticali per accedere individualmente agli stessi la soluzione incontrata fu quella di estendere questa stretta passatoia verso il cortile; chiudendo la stessa con una struttura in acciaio e vetro strutturale. Infine ci rechiamo all'ultimo punto del progetto, l'isolato che si incontra subito accanto, dove gli antichi capannoni industriali vengono trasformati in un "shopping center". Qui l'intervento progettuale è meno visibile nelle parti delle facciate dell' edificio, solamente un prospetto ha subito modifiche ed è quello rivolto verso la via Mondovì. L 'intenzione fu quella di creare un linguaggio simile a quello già prodotto dal nuovo progetto, con l' omologazione nell'uso di forme e materiali simili tra le due parti,l 'intervento dell' edificio e il "shopping center" per così non perdere la fluidità e 1 'interazione nel progetto. Cosi, infine, abbiamo la creazione di un grande centro amministrativo e commerciale, tanto negli interventi puntuali che di tutta l'area del progetto; un grande polo di uffici, anche chiamato di "trade center" di uso durante il giorno, nei giorni lavorativi e la trasformazione di un antico capannone in cemento armato in uno "shopping center". Le vie pubbliche che circondano il progetto hanno subito dei miglioramenti con l' allargamento del marciapiede ed inserimento di parcheggi nelle vie. Anche l' attenzione con il dislivello esistente nella zona che si trasforma in un elemento importante per il progetto, dando la possibilità del inserimento di elementi architettonici come rampe, scale e muri di sostegno. La parte finale della tesi, che include il Capitolo V e altri titoli presenti sull'indice portano immagini con brevi descrizioni di se stesse dove compaiono schizzi e bozze delle forme e delle soluzioni trovate per il progetto, mostrandoci l' evoluzione, troviamo le miniature delle tavole del progetto e infine un indice di tutte le immagini comprese in questo lavoro. |
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Relatori: | Marco Trisciuoglio |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Numero di pagine: | 109 |
Parole chiave: | centro commerciale - recupero - Fiat - grandi motori - Torino |
Soggetti: | A Architettura > AJ Edifici e attrezzature per l'amministrazione, il commercio e la difesa |
Corso di laurea: | Corso di laurea in Architettura |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/321 |
Capitoli: | CAPITOLO I -L 'approccio e il pretesto CAPITOLO II -Torino ,la capitale dell'industria: un breve racconto della sua storia CAPITOLO III -FIAT grandi motori (ex -Ansaldi} il fantasma di un 'epoca d'oro RACCOLTA DI FOTOGRAFIE ATTUALI DEL LUOGO: FIAT GRANDI MOTORI CAPITOLO IV -Il Progetto: idee, teorie e sviluppo CAPITOLO V -L 'evoluzione progettuale attraverso delle immagini MINIATURE DELLE TAVOLE BIBLIOGRAFIA INDICE DELLE IMMAGINI |
Bibliografia: | V. Comoli Mandracci, Grandi opere le citta nella storia d'Italia. Torino, Editori Laterza 2002; G. Pigafetta, I. Abbondandolo, M. Trisciuoglio, Architettura Tradizionalista. Architetti, opere teorie, Editoriale Jaca Book, Milano 2002; A. Magnaghi, M. Monge, L. Re, Guida all'architettura moderna di Torino, Lindau 1995; A. Abriani , Patrimonio edilizio esistente, un passato e un futuro, Designer Riuniti Editori, Torino 1981; R. Giurgola, J. Metha, LOUIS I. KAHN, Martins Fontes 1994; D. B. Brownlee, D. G. De Long, Louis I. Kahn: en el reino de la arquitectura, GG 1997; M. Furuyama, TADAO ANDO, Martins Fontes 1997; P. GosseI, G. Leuthauser, Architettura del XX Secolo, Taschen 2003; F. Fabbrizzi, Uffici, Federico Motta Editore 2003; P. C. Pellegrini, Ristrutturazioni, Federico Motta Editore 2003; P. Jodidio, Architecture Now!, Taschen 2003; P. Jodidio, Architecture Now! vol. 2, Taschen 2003; Periodico di architettura "Progeto Design", Arco Editora, Brasile; Periodico di architettura "Finestra", Arco Editora, Brasile; |
Tavole: | Copertina- Formato AO Tavola le 2 -Formato AO -Localizzazione, piante dell' esistenza e tipologico; Tavola 3 a 6 -Formato AO -Piante del progetto; Tavola 7 a 13- Formato AO -Prospetti, sezioni e particolari; Tavola 14- Formato AO -Viste del modello 3D del progetto. |
Modifica (riservato agli operatori) |