Federico Ambrosi
Contratti di rete per innovazione e accesso al credito: analisi dei bilanci aziendali.
Rel. Federico Caviggioli. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Gestionale, 2024
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Abstract: |
Il panorama imprenditoriale è frequentemente influenzato da periodi d'incertezza, determinati da fluttuazioni economico-finanziarie, dinamiche politiche e turbolenze sociali. Tali sfide sono particolarmente pregnanti in contesti dove predominano le piccole e medie imprese, come in Italia (PMI). Queste entità lottano per competere con grandi multinazionali, dotate di notevoli risorse economiche, informative e competenziali. Per affrontare tali sfide, numerose imprese hanno abbracciato strategie collaborative. Questi modelli di cooperazione spesso culminano nella formazione di reti d'impresa, che consentono alle PMI di collaborare, condividendo rischi, risorse e conoscenze e rafforzando la propria posizione contrattuale nei confronti di stakeholder esterni. Il legislatore italiano ha riconosciuto l'importanza delle reti d'impresa introducendo il contratto di rete con la legge 33/2009, consentendo alle imprese di formalizzare e regolamentare queste collaborazioni. È cruciale osservare che la mera formalizzazione di tali collaborazioni non assicura una gestione ottimale delle relazioni interaziendali e, pertanto, una rete efficace necessita di una governance adeguata e di una selezione oculata dei partner. Tra i paesi europei più attivi nella promozione di aggregazioni di imprese, spicca il Regno Unito. Qui la cultura delle aggregazioni aziendali ha radici storiche profonde, risalenti al 1890, quando Marshall pubblicò il primo documento ufficiale sul tema. Anche i modelli francese e tedesco sono di notevole importanza. Pur differendo nella forma, entrambi sono sostenuti attivamente dai rispettivi governi, che promuovono la crescita di tali cluster attraverso vari progetti. Il sistema greco, d'altra parte, adotta un approccio più indiretto, promuovendo l'uso di partenariati pubblico-privati e università come punti cardine per le aziende, in particolar modo per le start-up. L'Irlanda, grazie a una vasta gamma di sovvenzioni estere, ricevute in particolar modo durante la fine degli anni ‘80, ha assistito alla nascita di numerose multinazionali sul suo territorio. Il fulcro di questa tesi è quello di esplorare come tali modelli di collaborazione influenzino le performance delle imprese affiliate. Si prevede di analizzare un insieme di dati forniti dalla banca dati AIDA, mirando a identificare i fattori determinanti per il successo economico delle PMI, effettuando un confronto pre e post contratti, seguito da un’ analisi macroeconomica per stabilirne la validità. L’ obiettivo ultimo è quello di verificare se vi sia un nesso concreto tra le variabili connesse alla supervisione e al governo delle reti di imprese e l'eventuale ottimizzazione delle prestazioni delle organizzazioni coinvolte, oltre a determinare se tale correlazione sia di natura positiva o al contrario. |
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Relatori: | Federico Caviggioli |
Anno accademico: | 2023/24 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 51 |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Ingegneria Gestionale |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-31 - INGEGNERIA GESTIONALE |
Aziende collaboratrici: | Politecnico di Torino |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/31416 |
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