Attività dimostrativa e sperimentale sul materiale ricevitore tramite la concentrazione solare del paraboloide dell’Energy Center di Torino

La crescita demografica e la crescita dei consumi pro capite negli ultimi 20-30 anni hanno aperto le politiche energetiche europee ad investire più che mai sulle fonti energetiche rinnovabili, piuttosto che su quelle non rinnovabili. A causa sia di questioni legate all'inquinamento sia di considerazioni sull'importazione delle fonti non rinnovabili, si è cercato di sviluppare e migliorare varie tecnologie in grado di produrre energia elettrica e termica in maniera rinnovabile e a basso costo. Uno dei metodi che ha avuto successo in questo ambito è la produzione di energia termica tramite i pannelli a concentrazione solare, dove in una determinata area vengono convogliati i raggi solari in un punto unico, il quale sfrutta diversi tipi di materiali per utilizzare questa energia termica. In questo contesto, caratterizzato da natura dimostrativa e sperimentale, sono stati raccolti diversi set di dati in diversi periodi annuali, utilizzando varie combinazioni di materiali e colorazioni, al fine di comprendere quale fosse il materiale più efficiente sia dal punto di vista energetico che strutturale. Questa ricerca è stata supportata da uno studio matematico, impiegando i dati disponibili, presi tramite termocoppie e forniti dalla stazione meteo presente nella struttura dell'energy center, relativi alla temperatura del corpo e alle condizioni meteorologiche come radiazione solare, pioggia, vento e temperatura dell'aria. I calcoli e le analisi effettuate sono stati possibili grazie all’utilizzo di diversi materiali con ognuno impiegato in due diverse colorazioni, per studiare anche l’effetto della colorazione e relativa assorbanza. Inoltre, è stato condotto uno studio simulativo utilizzando COMSOL per la simulazione e la modellizzazione del concentratore solare.