Il ruolo degli edifici nella decarbonizzazione delle città: il piano d'azione di Torino verso la "carbon neutrality" = The role of buildings in the decarbonization of cities: the Turin action plan towards carbon neutrality

I centri urbani, in cui vive il 55% della popolazione mondiale, sono responsabili di circa due terzi dei consumi energetici e delle emissioni globali di gas serra e, nel contesto di un’ulteriore urbanizzazione e crescita demografica, si prevede un aumento della domanda di risorse, energia e servizi. L’identificazione e l’adozione di un piano azioni strategiche integrate per la decarbonizzazione delle città risulta pertanto fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale a larga scala. In questo contesto, il settore degli edifici risulta essere uno dei più impattanti in termini di emissioni di CO2. Questa tesi si focalizza pertanto sull’analisi del settore, identificando e modellizzando diverse tipologie di azioni e di policy a scala urbana che possano garantirne un’evoluzione verso la decarbonizzazione, e quantificandone gli impatti in termini di riduzione di emissioni di CO2 e i costi a essi associati. In particolare, tra le azioni prese in esame vi sono l'estensione della rete di teleriscaldamento, il recupero di calore dai Datacenter, l'isolamento degli edifici, l'installazione di pompe di calore, pannelli fotovoltaici e sistemi di accumulo e il miglioramento dell'efficienza dei dispositivi elettrici all'interno delle abitazioni. La metodologia proposta è stata applicata alla città di Torino, una delle 100 città selezionate dall’Unione Europea nell’ambito della EU Mission “100 Climate-Neutral and Smart Cities by 2030” ai fini della redazione del piano di azioni per la decarbonizzazione al 2030 denominato “Climate City Contract”. Nello specifico il caso studio ha richiesto un’analisi e una classificazione nel dettaglio del patrimonio edilizio della città attraverso lo studio degli Attestati di Prestazione Energetica (APE). L’insieme delle azioni ha portato ad una riduzione di circa 511 mila tonnellate di CO2, equivalenti a circa il 31% delle emissioni del settore, a fronte di un costo di circa 11 miliardi di euro, che nel contesto attuale sarebbero prevalentemente a carico dei cittadini. Ciò evidenzia l’importanza e la necessità di un sostegno finanziario da parte di entità nazionali o sovranazionali, attraverso la definizione di apposite politiche di incentivazione e aiuti, al fine di agevolare l’implementazione di tali azioni, utili per il raggiungimento della neutralità climatica.