polito.it
Politecnico di Torino (logo)

L'architettura dei fari. Progetto di valorizzazione del faro dell'isola della Bocca.

Federica Piras

L'architettura dei fari. Progetto di valorizzazione del faro dell'isola della Bocca.

Rel. Elena Vigliocco, Manuela Mattone. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, 2024

[img]
Preview
PDF (Tesi_di_laurea) - Tesi
Licenza: Creative Commons Attribution Non-commercial No Derivatives.

Download (78MB) | Preview
[img] Archive (ZIP) (Documenti_allegati) - Altro
Licenza: Creative Commons Attribution Non-commercial No Derivatives.

Download (49MB)
Abstract:

Negli ultimi anni il patrimonio architettonico abbandonato ha interessato diverse iniziative volte a sensibilizzare il tema del riuso. Nel sopraccitato patrimonio si collocano anche i fari, che oggigiorno svolgono il loro compito di segnalamenti ma nella gran parte dei casi presenta edifici in stato di degrado e condizioni precarie. L’obiettivo di tale studio prende le mosse dall’idea di recupero del faro dell’isola di Bocca situato a Olbia in Sardegna: tale sfida è di natura sia tecnica che culturale poiché il recupero non è solo edilizio ma è strettamente connesso ai valori di memoria e di società di un contesto specifico. Il faro dell’isola di Bocca ha da sempre generato un forte senso di identità e di appartenenza alla città di Olbia. Risulta impossibile scrutare l’orizzonte sul golfo senza essere catturati da un edificio così imponente che fa ormai parte dello skyline cittadino. La sua localizzazione su un’isola lo rende ancor più iconico e suggestivo ai naviganti sia durante il giorno che durante la notte. Eppure, nonostante la sua magnificenza, l’edificio versa in uno stato di profondo degrado e abbandono. Il seguente progetto di tesi si propone pertanto di contribuire alla valorizzazione e riqualificazione del sopraccitato faro organizzando il lavoro dapprima in maniera generale per poi arrivare al caso studio specifico. Pertanto il lavoro di ricerca prende le mosse con dei brevi cenni di storia della navigazione per tentare di spiegare quando effettivamente è nata l’esigenza di questo tipo di architetture marittime. Dopo aver individuato tali presupposti è stata costruita una matrice tipologica per evidenziare alcuni elementi fissi e ricorrenti. Successivamente, la fase di progetto ha inizio con l’inquadramento territoriale della Sardegna Nord-Orientale e nello specifico della città di Olbia. Lo studio del faro ha evidenziato le sue modeste dimensioni e il suo posizionamento, isolato sull’isola di Bocca. Tali aspetti potrebbero costituire delle criticità, tuttavia sono stati determinanti per le azioni di progetto. L’isolamento diventa così una condizione di privilegio in cui avere uno spazio-rifugio e le modeste dimensioni hanno determinato la scelta di una destinazione d’uso coerente. Tra le varie ipotesi, in conclusione, è stato deciso di realizzare uno spazio capace di accogliere ricercatori che studiano il mare. Nella realtà olbiese ha infatti sede l’ente gestore dell’Area Marina Protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo che costituisce una realtà di tutela, sensibilizzazione e studio. Il progetto prevede il restauro conservativo della struttura che tenta di conciliare sia gli aspetti legati alla tutela dell’ambiente che quelli legati alle logiche distributive. Gli spazi al piano terreno vengono riconvertiti in uffici, archivi e sale comuni; al piano superiore è stata invece ricavata una foresteria con camere da letto e bagni. In aggiunta, il fabbricato del deposito è stato convertito in uno spazio per l’accoglienza dei fruitori (possibili scolaresche, visitatori e turisti); quello del lavatoio in uno spazio di studio isolato e con vista mare. L’intervento più consistente riguarda la demolizione e ricostruzione del volume adiacente al faro in posizione Nord. Si tratta di uno spazio che gode della vista privilegiata sulla città, pertanto l’ambiente avrà involucro vetrato per garantire un contatto diretto col mare. Il progetto si propone di assecondare gli standard di sostenibilità utilizzando materiali locali per i lavori di restauro e utilizzando pannelli solari termici.

Relatori: Elena Vigliocco, Manuela Mattone
Anno accademico: 2023/24
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 110
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Aziende collaboratrici: Politecnico di Torino
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/30216
Modifica (riservato agli operatori) Modifica (riservato agli operatori)