GENERAZIONE M.U.S.P. Scenari per la ricostruzione delle scuole dell’Aquila = The M.U.S.P. generation. Scenarios for the recostruction of l'Aquila schools

Gli shock non previsti sono emergenze nel momento in cui si presentano. Prevedere i rischi che abbiamo davanti è difficile, tuttavia vale la pena prepararci al meglio, ove è possibile individuando una strategia di azione da attuare in seguito agli eventi emergenziali. Di conseguenza come bisogna intervenire a seguito di un terremoto? Qual è la strategia d’azione che bisogna adottare in una situazione di emergenza? Fin dall'antichità l'uomo ha provato a controllare il mondo che lo circonda, ponendo attenzione ai fattori e agli avvenimenti che lo influenzano e lo coinvolgono. Le emergenze sanitarie, demografiche e politiche, che si sono susseguite negli anni, hanno dimostrato quanto un intervento rapido contribuisse a mantenere alti i livelli di qualità della propria vita. Nel 2023 sulle pagine di cronaca dei giornali sono state riportate notizie legate ai disastri naturali che sempre più colpiscono il pianeta. Tra i vari temi ricorrenti quello legato ai terremoti ha interessato, in particolare, la penisola italiana. Inoltre, sempre più critiche sono inerenti al tema della ricostruzione post emergenza, avvalorate dalle provocazioni e dalle controversie emerse in vari articoli, abbiamo deciso di interessarci alla vicenda analizzando la ricostruzione in eventi post-sisma. Indagheremo sulle fasi e problematiche emerse durante la ricostruzione delle scuole a L'Aquila: analisi dei processi di ricostruzione di edifici scolastici a seguito di un terremoto ed elaborazione di uno o più modelli dei processi efficaci che conducono all'avanzamento di una fase costruttiva, attualmente ancora ferma dal 2009. Si partirà, quindi, dai Moduli ad Uso Scolastico Provvisorio, intesi come edifici temporanei, sino alla ricostruzione di edifici permanenti. L’Italia ad oggi non ha ancora un piano o una strategia nazionale per meglio affrontare questo genere di catastrofi, nonostante risulti essere tra i paesi maggiormente soggetti ai terremoti. Riteniamo, pertanto, un nostro dovere e impegno, in veste di progettisti, esponendo delle possibili visioni del futuro presentando degli scenari quanto più replicabili e malleabili da adottare per l'ottimizzazione del processo di ricostruzione. Infine, la nostra attenzione si focalizzerà sulle fasi di ricostruzione delle scuole e per fare ciò ci serviremo di uno storico caso studio che in Italia ha sviluppato molte polemiche: il terremoto a L’Aquila del 2009, nota vicenda conosciuta da tutti per i quattordici anni di ricostruzione fallimentare.