Parco del Meisino: Dentro il processo, verso nuovi scenari progettuali = Meisino Park: Inside the process, towards new design scenarios

Il Parco del Meisino, un’area naturale protetta estesa per circa 45 ettari, è collocato nella Borgata Rosa-Sassi, nella Circoscrizione 7, a nord-est di Torino. La sua posizione in ambito urbano si riflette nell’uso della sua superficie, divisa tra un parco pubblico ricreativo e un’area di memoria storica militare, grazie alla presenza della Cascina Malpensata (Ex-Galoppatoio militare Ferruccio Dardi). Nonostante sia completamente immerso nel tessuto urbano e sottoposto a un’intensa fruizione pubblica, il Meisino conserva alcune aree naturali che lo rendono una delle più interessanti zone naturalistiche urbane d’Europa per la conservazione dell’avifauna. Nel 2021, Torino ha partecipato a diversi bandi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e in questo contesto, il Parco del Meisino è stato selezionato per un intervento volto al recupero di alcune aree. Questo intervento prevede la realizzazione e l’adeguamento di impianti sportivi per favorire l’inclusione e l’integrazione sociale. Finanziato con 11,5 milioni di fondi, il progetto mira a trasformare il Parco in un’area sportiva accessibile e a riqualificare spazi come l’Ex-galoppatoio militare. All’inizio del 2023, confermata la fattibilità tecnico-economica della nuova “Cittadella dello sport e dell’educazione ambientale”, il Meisino è stato oggetto di dibattiti nati dalle preoccupazioni della popolazione e della Consulta Comunale per l’Ambiente e il Verde riguardo a una possibile trasformazione aggressiva del Parco e del suo sistema naturalistico. In contrasto, la città di Torino sostiene il progetto come un esempio positivo di intervento dedicato all’inclusione dello sport nella politica urbana. Torino, negli ultimi anni, ha dimostrato un attivo interesse verso lo sport, ospitando eventi internazionali e commissionando lavori di mappatura sull’offerta di strutture/servizi sportivi. La città si impegna per la connessione tra lo sport e lo spazio urbano, garantendo rigenerazioni urbane attente al miglioramento delle condizioni di benessere individuale. La ricerca si basa su una revisione ampia della letteratura riguardante gli aspetti teorici e pratici della trasformazione storica dell’area, ampliando l’analisi al “vissuto” del Parco. È stata necessaria la generazione di fonti “costruite” nel corso del lavoro, coinvolgendo: il caso studio, i luoghi dello sport torinese, il territorio, gli attori chiave e la popolazione. Il passaggio di scala nella ricerca permette di generare una visione il più possibile completa sul tema. Lo sviluppo della tesi intende intrecciare lo studio del processo della controversia nel Parco del Meisino con la generazione di nuovi scenari progettuali che producano nuovi elementi di carattere sportivo e sociale, conservando al contempo la naturalità del luogo. Il disegno del suolo è il frutto di una sovrapposizione e interpretazione di pattern costituiti dalla morfologia e dall’urbanizzazione del luogo, caratterizzati da forme di regolarità e ricorrenze che compongono la trama e le intersezioni del progetto. La costruzione di più sequenze progettuali rivolte al futuro mira a trasformare fisicamente il territorio, contribuendo al recupero e alla salvaguardia del Parco del Meisino. L’architettura si fonde con la pianificazione territoriale, generando un’ipotesi progettuale caratterizzata da una trama complessa e da elementi interconnessi con destinazioni d’uso e forme giustificate dalla loro collocazione all’interno dell’impianto naturale.