Pandemia e Guerra: ricadute sul sistema bancario produttivo ancora fortemente segnato dalle crisi del 2007/2008 e del 2010/2011

La banca moderna si afferma fra il secolo XVI e il secolo XVII con l’avvento dell’economia capitalista, nella quale le tipiche funzioni della banca, quella monetaria e quella creditizia, diventano aspetti peculiari dell’attività economica. Le banche ordinarie diventano ad un tempo organi di pagamento, per le funzioni monetarie esercitate attraverso i depositi, ed organi di intermediazione finanziaria, per la funzione creditizia esercitata attraverso l’impiego dei depositi stessi. La banca moderna è frutto di una lenta evoluzione avvenuta in parallelo allo sviluppo dei traffici commerciali. Quando si dice che le banche sono un’invenzione italiana ci si riferisce al fatto che, dopo i secoli più oscuri del Medioevo, le banche furono interessate da profonde innovazioni. Il banchiere si affiancò alla figura del mercante nello sviluppo dei traffici e degli affari. E il banchiere si chiamò così perché svolgeva la sua attività affaristica seduto dietro un banco (dal termina latino bancum). La Banca d’Inghilterra istituita nel 1694 è l’emblema della banca moderna nella quale troviamo le due funzioni tipiche delle banche: la funzione monetaria e la funzione creditizia. Se inizialmente le banche erano volte a finanziare le attività dello Stato con il trascorrere del tempo si viene sempre più affermando l’esigenza di finanziare l’intera economia. Si vanno così distinguendo, da una parte, le banche commerciali specializzate nella concessione di prestiti di breve durata e, dall’altra, le banche d’affari specializzate nei finanziamenti di lunga durata.