Startup innovative e genere = Innovative startups and gender

Il "Soffitto di Cristallo", termine coniato da Marilyn Loden, rappresenta un ostacolo apparentemente invisibile che ostacola la parità di genere e l'ascesa professionale di individui storicamente soggetti a discriminazioni. Nonostante i progressi, il divario di genere nel mondo del lavoro rimane un argomento di discussione. Questa tesi esamina la disparità di genere nelle startup italiane, concentrandosi sui finanziamenti ottenuti dalle donne, il ruolo delle donne nell'azienda e l'impatto sull'economia, con un focus sull'imprenditorialità femminile. Il primo capitolo delinea il contesto, definendo le startup, analizzando l'occupazione femminile in Italia e identificando gli obiettivi della ricerca, concentrata sulla discriminazione di genere nei finanziamenti alle startup. Il secondo capitolo esplora le sfide che le donne affrontano nel mondo del lavoro e nell'ottenere finanziamenti, analizzando le differenze di genere negli obiettivi imprenditoriali, la tolleranza al rischio e l'impatto della diversità di genere sulle performance aziendali. Il terzo capitolo presenta le prime analisi dei dati, evidenziando le differenze geografiche e settoriali, nonché la presenza femminile all'interno delle startup. Si discute anche del campione e della sua rappresentatività. Il quarto capitolo si concentra sull'analisi dei finanziamenti alle startup in relazione alla presenza femminile, utilizzando un modello di regressione e si evidenziano le correlazioni tra variabili indipendenti e i finanziamenti. Infine, nel quinto capitolo vengono discussi i risultati e i limiti dell'analisi condotta. I dati sembrano suggerire che la presenza femminile nei board delle startup influisca sui finanziamenti, ma l'analisi di regressione non conferma in modo definitivo questa ipotesi. La distribuzione geografica e settoriale delle startup, insieme al numero di anni di vita e l'importo dei finanziamenti, mostrano differenze significative. In conclusione, l'analisi condotta su una vasta popolazione di 1.022 startup e su un campione di 53 startup, fornisce importanti spunti di riflessione sulla relazione tra la presenza femminile nei board delle startup e i finanziamenti ottenuti da queste imprese. I risultati della prima fase di analisi, anche se non confermati dall’analisi di regressione, sembrano confermare l'ipotesi che la percentuale di donne nei ruoli decisionali delle startup abbia un impatto sui finanziamenti che queste aziende ricevono. Questo risultato è in linea con le osservazioni della letteratura e potrebbe essere correlato a varie sfide che le imprenditrici affrontano nel processo di finanziamento e, più in generale, nel mondo del lavoro.