How to make whatever great again.

In un mondo sempre più rapido e interconnesso, in cui nuovi e vecchi media coesistono, orientarsi nella mole di dati e informazioni da cui siamo costantemente bombardati risulta complesso. Entrano in gioco in questo panorama le strategie di marketing politico, che, sfruttando i bias cognitivi generati dalla vasta quantità di dati che ogni giorno ci troviamo ad elaborare, riescono a persuadere le persone a prendere determinate decisioni, talvolta anche in maniera subdola. Questa tendenza sta conducendo verso una de-democratizzazione, in cui i cittadini perdono la libertà di prendere scelte consapevoli, diventando vittime di metodi persuasivi che plasmano il loro pensiero. Questa tesi si propone dunque, di sensibilizzare le persone sulle strategie persuasive ampiamente impiegate, specialmente sui social media, al fine di consentire loro di fare scelte libere, al riparo da influenze esterne. L'obiettivo principale è quello di esaminare le diverse strategie di marketing politico, come ad esempio l'utilizzo di fake news e hate speech, in maniera tale da fornire al lettore gli strumenti per riconoscerle e prendere decisioni consapevoli. Al fine di approfondire l'analisi e consentire una comprensione più dettagliata delle dinamiche dietro le strategie di marketing politico e del loro impatto sulla democrazia, è stata svolta un’analisi qualitativa dei contenuti pubblicati sui social, in particolar modo su Twitter e Facebook, dall’ex Presidente degli Stati Uniti, Donald J. Trump, che nel 2016 è riuscito a vincere le elezioni sfruttando tali metodi e diventando un caso fondamentale della nostra epoca.