Analisi multitemporale sulla diffusione del batterio 'Xylella fastidiosa' nell'area del Salento = Multitemporal analysis of the spread of the 'Xylella fastidiosa' bacterium in the Salento area

La Regione Puglia è riconosciuta principalmente come terra di olivi secolari (il 79% della superficie a uliveto, ovvero 299.215 ettari, con alberi con più di 50 anni), in quanto prima regione italiana per superficie con alberi di ulivo (il 34%, ovvero 377.500 ha) e per la produzione dell’olio d’oliva (36%, ossia 11.332.400 quintali) (www.istat.it, 2012). Negli ultimi anni è stata interessata dal fenomeno del “complesso del disseccamento rapido dell'olivo” (CoDiRO) in specifiche aree nella zona del Salento, ove è stata riscontrata la presenza del batterio da quarantena “Xylella fastidiosa” (Xf). A partire dal 2013 in Governo regionale ha adottato delle contromisure per contrastare la diffusione del batterio, mediante un uso massiccio di pesticidi, l’abbattimento di alberi (effetti e non) e il divieto di ripiantare piante “ospiti” di Xf, con effetti gravi ed irreversibili sul paesaggio, l’ecosistema e l’economia locale. In tempi recenti si è assistito ad un aumento di studi scientifici basati sull’uso di tecniche Geomatiche a supporto dell’Agricoltura di Precisione. Tale sviluppo, favorito dalla maggiore disponibilità di strumenti di rilevazione da remoto e di prossimità, ha condotto ad un significativo avanzamento della possibilità di monitorare fenomeni biologici complessi e di gestire, in ambiente GIS, i relativi dati sia in modalità stand-alone che in rete. Pertanto, è possibile integrare dati spaziali derivanti da metodi diretti (azioni di monitoraggio sugli stadi di sviluppo, sullo stato sanitario delle colture ecc) e indiretti (elaborazione di dati telerilevati) per creare modelli previsionali per la difesa del territorio, e sviluppare strategie di intervento per la difesa delle colture. Lo scopo di questo lavoro è condurre un’analisi di change detection sugli impatti della diffusione del batterio Xf sul territorio regionale, comparando l’uso del suolo in due scenari distinti, pre e post evento. L’analisi si basa sulla variazione temporale di Indici Vegetativi (IV), calcolati su immagini multispettrali acquisite da diverse tipologie di satellite, come principale indicatore dello stato di salute delle piante monitorate.