Valorizzazione e fruizione di un patrimonio diffuso: Le dimore storiche di Dronero = Valorization and fruition of a diffused patrimony: The historical residences of Dronero

La città di Dronero, collocata nel sito dove le scoscese montagne delle Alpi Cozie piemontesi incontrano la campagna coltivata della pianura padana, conserva nella sua struttura urbana costruita la testimonianza storica, culturale ed artistica di un’azione antropica significativa avvenuta nei secoli. La sua posizione, distante dai centri urbani più importanti e fortemente connotata dall’area montana in cui si colloca, la identifica in quella tipologia di zona territoriale comunemente indicata con l’espressione di “area interna”. Le aree interne, costituenti una considerevole porzione del territorio nazionale, sono luoghi caratterizzati da una condizione di marginalizzazione territoriale al contempo avvalorata dalla ricchezza di risorse diversificate, ambientali e culturali. In questa definizione la città di Dronero si rispecchia completamente. Contemporaneamente, per comprende approfonditamente le dinamiche che definiscono l’assetto della città, è necessario ampliare il raggio d’indagine e includere all’interno del quadro di ricerca il territorio della Valle Maira. La Valle Maira, che si estende lungo lo sviluppo dell’omonimo corso d’acqua, è notoriamente conosciuta per il suo sviluppo morfologico scosceso, ripido e chiuso, dalle alte cime alpine, che custodiscono al suo interno un patrimonio ricco e diffuso di beni culturali e ambientali. Dronero, all’interno del contesto della vallata si pone come “porta di valle”, definizione esplicativa del suo ruolo importante all’interno del territorio complessivo. La città infatti costituisce non solo il centro abitato più importante del territorio, che fornito di servizi asserve le comunità di tutti i comuni della vallata, ma anche la città che accoglie i crescenti flussi turistici. Questa premessa mette in luce la necessità di valorizzare le numerose risorse culturali droneresi al fine di rispondere alla crescente domanda di turismo culturale. In questo contesto scaturisce il quesito iniziale che ha portato allo sviluppo del progetto di tesi: “È possibile costruire una strategia di valorizzazione territoriale a partire dal patrimonio culturale?” Per fornire una risposta, è stata applicata una metodologia processuale costruita secondo i principi dettati dalle teorie del marketing territoriale che individuano nella relazione che vi è tra il patrimonio culturale oggetto di interesse e la domanda posta dai possibili fruitori l’occasione di stabilire la modalità migliore per intervenire sulla risorsa al fine di accrescerne il valore. Contestualmente, la costruzione della strategia di fruizione, si sviluppa nei confronti dell’evoluzione della disciplina della valorizzazione che si pone come obiettivo fondamentale quello di restituire alla collettività i valori materiali ed immateriali custoditi dal patrimonio. A partire da queste iniziali considerazioni e premesse si è sviluppato il lavoro di tesi secondo fasi distinte. Nella fase iniziale l’obiettivo guida è stato il raggiungimento di una conoscenza approfondita del contesto territoriale (al fine di definire il quadro competitivo d’interesse) e dei beni culturali costituenti il patrimonio diffuso della città (in particolare il sistema delle dimore storiche). Consequenzialmente il progetto di tesi propone alcuni scenari di fruizione del patrimonio dronerese.