Requisiti informativi minimi BIM per la Pubblica Amministrazione = Minimum BIM information requirements for the Public Administration

Gradualmente il settore AEC sta cambiando volto attraverso una massiccia digitalizzazione delle pratiche, dei processi e degli strumenti grazie alla metodologia BIM. Con l’introduzione di nuovi standard, nuove tecnologie e figure professionali vengono ridefiniti i parametri del mondo delle costruzioni, permettendo una maggiore ottimizzazione dell’iter progettuale e offrendo maggiori garanzie dal punto di vista gestionale dell’opera. Partendo da questa premessa, è stato interessante approfondire la relazione tra la Pubblica Amministrazione e i nuovi processi digitalizzati, attraverso l’analisi dei requisiti informativi minimi necessari per la redazione dell’apparato documentale a corredo del processo edilizio. Per poter individuare tali requisiti sono partito da un approccio metodologico che ha previsto il coinvolgimento della Pubblica Amministrazione, in occasione di due Workshop organizzati dal laboratorio Drawing to the Future del Politecnico. Grazie a questi incontri, è stata prodotta, in prima battuta, una compilazione partecipata di una bozza di un capitolato informativo di un caso pratico, la gestione della manutenzione degli arredi del nuovo Palazzo Unico della Regione Piemonte, mentre, in seconda battuta, si è vista la creazione del modello BIM orientato alle attività di Facility Management e pianificazione temporale 4D degli arredi del Palazzo Unico, dal quale sono state estrapolate le informazioni, le richieste e gli obiettivi necessari da tradurre in un Capitolato informativo al passo con la maturità digitale della Pubblica Amministrazione presa in esame.