Matteo Restagno, Gian Nicola Ricci
Ri-partire dalla paglia : la paglia di riso tra l'Italia e Haiti.
Rel. Andrea Bocco, Walter Ceretto. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura (Costruzione), 2012
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Abstract: |
"Allo sterminato numero di poveri senza casa o con case non accettabili dovrebbero dedicarsi proprio i grandi architetti perché è troppo facile costruire case bellissime per i ricchi. Le soluzioni ci possono essere, bisogna avere voglia di cercarle. Le soluzione dovranno essere cercate con la disponibilità ad usare qualunque tipo di tecnologia, da quelle più semplici e tradizionali a quelle più complesse ed avanzate, purché a basso costo corrispondenti alle esigenze di rendere la casa un luogo che gli abitanti possano riconoscere e sentire proprio." Giorgio Ceragioli Questa tesi nasce dalla volontà di trattare un tema progettuale che solitamente esula dai corsi accademici offerti dalla nostra Facoltà. Affrontare un progetto di ricerca legato ai Paesi in Via di Sviluppo implica andare incontro ad attori, situazioni socio-economiche ed ambientali che apparentemente si allontanano dalla pratica progettuale corrente. E' forse in questi contesti che emerge la bravura di un progettista, in grado di soddisfare i bisogni richiesti, restando a capo dell'intero processo di realizzazione, proponendo attraverso le sue conoscenze progetti non banali, che possano essere non solo “oggetti belli”, ma possano rappresentare un piccolo ed essenziale aiuto per lo sviluppo di questi paesi. Per imbastire questo lavoro di tesi specialistica è stato indispensabile l'appoggio e la collaborazione con Architettura Senza Frontiere ONLUS Piemonte, un'associazione che interviene nei Paesi in Via di Sviluppo con progetti di cooperazione decentrata e nelle situazioni di emergenza sociale, urbana e territoriale con progetti di cooperazione e sviluppo locale. Secondo ASF-Piemonte l'architettura è oggetto di un processo condiviso, il risultato di progetti e interventi nei quali le popolazioni beneficiarie si identificano, I principi di solidarietà e di non - discriminazione sono alla base per la creazione di processi di inclusione e sviluppo sociale, il cui obiettivo è il raggiungimento dell'autosufficienza e lo sviluppo delle comunità. La proposta di ricerca offerta da ASF-Piemonte è sembrata subito molto stimolante. Da qualche tempo l'associazione aveva infatti intrapreso la costruzione di una casa famiglia con struttura e tamponamenti in legno a Léogane, epicentro del terribile terremoto di Haiti del 2010. L'obiettivo da loro perseguito era quello di realizzare un edificio che si distaccasse dall'usuale utilizzo del calcestruzzo, unico materiale da costruzione utilizzato sull'isola. Questa scelta è nata a fronte del fatto che ad Haiti il cemento presenta ancora costi molto elevati e le maestranze locali non specializzate determinano scarsa qualità nella realizzazione delle strutture. Allo stesso tempo, costruire con altri materiali come il legno, comporta in ogni caso costi notevoli, essendo l'isola povera di risorse: tutti i materiali da costruzione vengono importati da altri paesi delle Americhe, specialmente dagli Stati Uniti. L'obbiettivo primario è stato sin da subito quello di intraprendere una ricerca di un materiale "autoctono" ed un sistema costruttivo ad esso abbinato che, ponendosi come alternativa al calcestruzzo, fosse economicamente valido e possedesse caratteristiche antisismiche. Si è pensato inoltre di riproporre lo stesso tema progettuale affrontato da ASF Piemonte a Leogane, per poter così partire dalle ricerche già svolte su questo argomento dalla ONLUS piemontese e provare a proporre una soluzione diversa per una differente area di Haiti in cui, come in molte altre parti della Nazione, l'intervento post-terremoto non ha ancora trovato una risposta efficace per la questione degli orfani. Haiti è un paese la cui economia, seppur povera, si basa principalmente sull'agricoltura. Non possedendo grandi risorse naturali, l'indagine di un potenziale materiale da costruzione proveniente da questo settore è stata una scelta quasi spontanea. Una prima fase di documentazione ci ha portato ad individuare un'ampia area dell'isola in cui da sempre viene praticata la coltivazione del riso, elemento base dell'alimentazione nel Paese. Da qui la scelta di utilizzare la paglia di riso come materiale da costruzione. Per avere conferma della fattibilità delle ipotesi e raccogliere maggiori informazioni (data la scarsità di letteratura riguardo Haiti), sì è deciso di intraprendere un viaggio della durata di un mese (marzo 2012) in cui si è attraversato tutto il paese documentandosi sulla sua particolare situazione socio-economica, i problemi riscontrati nella ricostruzione dopo il terremoto e le pratiche comuni del costruire. Infine è stato possibile incontrare i produttori di riso e gli agronomi che ci hanno permesso di aumentare letteralmente "sul campo" le nostre conoscenze su tale coltivazione e il potenziale utilizzo della paglia. Un'altra necessità nata durante il percorso di tesi è stata quella di poter testare concretamente il sistema costruttivo adottato, per individuarne pregi e difetti e trarre delle conclusioni che la sola progettazione teorica non avrebbe permesso. Per questo motivo c'è stato un confronto con un'impresa italiana, n.o.v.a.civitas nuovi organismi di vita abitativa, che lavora con materiali naturali, il cui obiettivo è la promozione della cultura sostenibile, la progettazione e la realizzazione di Nuovi Organismi di Vita Abitativa. Grazie a loro si è potuto entrare in contatto con l'aziende agricole del biellese, ottenere la paglia per la realizzazione del prototipo e comprendere come anche in Italia la paglia di riso possa essere un nuovo materiale da costruzione. Inoltre nel nostro Paese come ah Haiti questo materiale che attualmente viene considerato poco più che uno scarto di lavorazione, rappresenta una risorsa per l'edilizia convenzionale. In questo senso la paglia diventa l'elemento da cui "Ripartire", ad Haiti come materiale per la ricostruzione post-terremoto innescando un processo di sviluppo legato alla filiera del riso; in Italia, come nuovo materiale a basso costo per l'edilizia attivando un processo virtuoso dal punto di vista sociale, economico, ambientale, agricolo e architettonico. Il collegamento virtuale che lega realtà così lontane e investite da problematiche diverse come Biella e Haiti viene tessuto all'interno del lavoro di tesi, che mira a connettere questi due paesi con l'unico obbiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone attraverso uno sviluppo utile dell'architettura.
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Relatori: | Andrea Bocco, Walter Ceretto |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | A Architettura > AD Bioarchitettura T Tecnica e tecnologia delle costruzioni > TE Tecnologia dei materiali |
Corso di laurea: | Corso di laurea specialistica in Architettura (Costruzione) |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/2720 |
Capitoli: | Introduzione 1. Haiti 1.1 Cronostoria 1.2 La questione sociale 1.3 Geografia e clima 1.4 Il rischio sismico 1.5 Materiali da costruzione II cemento II legno L'argilla La calce La pietra 1.6 Il viaggio 1.7 Costruire ad Haiti Ampliamento dell'ospedale nel Foyer Saint Camille Villaggio Colomba e villaggio Montebelluno Ricostruzione della scuola St. Vincent de Paul Scuola di St. Matthieu Edifici di CRAterre Foyer d'acceui aux enfants demunis d'Haiti Scuola temporanea di Camp-Corail Casa rurale a Cap Rouge Considerazioni finali 1.8 Il caso delle gingerbread 1.9 Progetti di sviluppo sociale Haiti Recycling Vedek Haiti Communitaire 1.10 Il riso dell'Artibonite RACPABA 2. La paglia 2.1 Aspetti qualitativi Composizione I tipi di cereali nel mondo Le balle Umidit |
Bibliografia: | - Alejo Carpintier, Il regno di questo mondo, Enaudi, Torino, 1990 - Gernot Minke, Friedemann Mahlke, Building with Straw, Design and Technology of a Sustainable Architecture, 2001 - Bruce King, Design of Straw Bale Buildings, Green Building Press, 2006 - Barbara Jones, Costruire con le balle di paglia, Manuale pratico per la progettazione e costruzione, Aam Terra Nuova, 2007 - Paul Clammers.Michael Grosberg, Jeans Porup, Repubblica Dominicana e Haiti, Lonely Planet, Torino, 2009 Documenti elettronici - Kevin Donahue, Testing of Straw Bale Walls with Out of Plane Loads, Svezia, December 8, 2003 - Dan Smith, Creep in bale walls, 2003 - République d'Haiti, Comité Interministériel d'Aménagement du Territoire, Haiti Demain, objectif et strategies territoriales, pour la recostruction, 2010 - Darcey Donovan, Shannon Whitnack, Surkhab Khan, Bill Donovan, Seismic Performance of Innovative Straw Bale Wall System, Nevada, March 27, 2009 - République d'Haiti, Analyse des menaces naturelles multiples en Haiti (multi-menaces-HA) - Rapport préparé par le Gouvernement d'Haiti, avec l'appui de la Banque Mondiale, la Banque Interaméricaine de Développement et le Système des Nations Unies - Claude Prépetit, Aléa et risque sismic en Haiti - Randolph Langenbach, Stephen Kelley, Patrick Sparks, Kevin Rowell, Martin Hammer, Olsen Jean Julien, Rapport de mission après le séisme de janvier 2010, 2010 - Architettura Senza Frontiere Piemonte ONLUS, Foyer d'acceuil aux enfants démunis d'Haiìi Progetto per la ricostruzione di una casa di accoglienza a Leogone, Haiti - Norma Barbacci, Preserving Haiti's Gingerbread Housis, 2010 - Michael Faine, A Pilot Study examining the Strength, Compressibility and Serviceability of Rendered Straw Bale Walls for Two Storey Load Bearing Construction Sitografia - Haiti, www.wikipedia.it - Debora MacKenzie, Haiti, le retour du cochon, http://www.pyepimanla.com - Michel Martelly. Haiti due anni dopo, www.ilpost.it - Repubblica di Haiti, http://www.solidaria.it - Trade and the disappearance of haitian rice, www.american.edu |
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