Analisi e ottimizzazione della sicurezza antincendio con approccio prestazionale nel caso di adeguamento di un Teatro = Analysis and optimization of fire safety with a performance approach in the case of a Theater upgrade

In caso di incendio, l’incolumità delle persone, la tutela dei beni e la protezione dell’ambiente devono poter essere garantiti. Sulla base di questa premessa nasce la Prevenzione Incendi, con lo scopo di perseguire i cosiddetti obiettivi primari attraverso l’applicazione di strategie progettuali inserite all’interno del D.M. 03 agosto 2015, meglio conosciuto come Codice di Prevenzione Incendi. Oggigiorno, grazie all’introduzione di tecnologie innovative e rivoluzionarie, si assiste sempre più spesso alla realizzazione di edifici molto complessi dal punto di vista geometrico e distributivo, oppure si tende alla riqualificazione dell’esistente, a partire dal concetto di Resilienza. Nella fase progettuale è importante che cooperino in sinergia tutte le figure chiamate ad intervenire, dagli architetti agli strutturisti e dagli impiantisti ai professionisti antincendio. Questi ultimi, nell’ottica di soddisfare le esigenze architettoniche, si trovano a dover elaborare delle soluzioni progettuali che a volte non sono conformi secondo quanto previsto dalle attuali normative prescrittive. Si assiste dunque ad un passaggio da metodi prevalentemente prescrittivi o semi-prescrittivi ad approcci prestazionali, dove è lo stesso professionista che governa la fase decisionale sulle misure antincendio da adottare con lo scopo di dimostrare il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Uno dei metodi utilizzati per dimostrare quantitativamente l’efficacia delle soluzioni è la Fire Safety Engineering (FSE) che, attraverso potenti metodi di calcolo, permette al progettista di elaborare simulazioni di incendio e di esodo, strumenti di supporto nel ricavare le migliori soluzioni. I temi più complessi riguardo la progettazione antincendio sono rappresentati dalle Strategie S.4 e S.8, rispettivamente Esodo e Controllo di fumi e calore. In particolare, le soluzioni conformi legate alla seconda misura molto spesso non sono di immediata applicazione: edifici tutelati dal punto di vista storico o artistico, vincoli strutturali, distribuzione ed efficienza degli impianti di ventilazione (chiamati ad intervenire anche in caso di incendi) o soluzioni progettuali impattanti dal punto di vista architettonico, sono solo alcuni dei motivi per cui si fa ricorso all’ingegneria antincendio. Il caso studio è stato affrontato secondo le più recenti regole tecniche verticali entrate in vigore nel 2023 (RTV 15), elaborando per ciascuna delle dieci strategie presenti nel Codice delle soluzioni conformi, eccetto per la S.8 che ha richiesto lo sviluppo di una soluzione alternativa. Oltre a dimostrare l’efficacia del sistema di evacuazione e smaltimento fumi e calore, nell’ottica di soddisfare l’obiettivo della salvaguardia della vita degli occupanti e dei soccorritori, il Codice introduce il criterio ASET > RSET. È tutto basato sul calcolo dei due parametri, rispettivamente tempo disponibile per l’esodo e tempo richiesto per l’esodo: la progettazione prestazionale si traduce nel sistema di vie d’esodo, ovvero se il tempo in cui permangono condizioni ambientali non incapacitanti per gli occupanti è superiore al tempo necessario perché essi possano raggiungere un luogo sicuro, non soggetto a condizioni ambientali sfavorevoli dovute all’incendio, allora il sistema si potrà considerare efficace. Sono state elaborate simulazioni di incendio (ASET) e di esodo (RSET) e infine sono stati confrontati i due risultati per decretare il raggiungimento degli obiettivi legati alla salvaguardia degli occupanti.