L'auto-censura creativa, come alternativa grafica e artistica al fenomeno della censura delle arti visive sui social media = Creative self-censorship, as a graphic and artistic alternative to the phenomenon of visual arts censorship on social media

Il progetto “Creative self-censorship” esplora il fenomeno della censura delle arti visive sui social media e indaga la rilevanza che questa ha sulla pubblicazione di contenuti artistici ritenuti inaccettabili, al fine di trovare una soluzione creativa applicabile al lavoro degli artisti, i quali trovano nei social il mezzo di comunicazione principale. La prima parte di ricerca, divisa in quattro capitoli, si sofferma sull’analisi della censura delle arti: è in primo luogo analizzato il suo ruolo nella diffusioni delle immagini e il suo impiego sui social, le dinamiche, i motivi, le tipologie e le conseguenze. Indagando poi il ruolo che gioca la morale nell’applicazione della censura alle arti e gli effetti di limitazione all’espressione artistica personale, viene anche portato alla luce il punto di vista che sostiene l’importanza del compito di questa, cioè di tutela e sicurezza per i contenuti che vengono ogni giorno condivisi sulle piattaforme social accessibili a tutti. Arrivata a questo punto la tesi cerca una soluzione che riesca a posizionarsi tra la necessità di libertà di espressione artistica e la tutela delle immagini condivise. Questa viene quindi trovata nell'auto-censura creativa. Dalla soluzione dell'auto-censura creativa viene poi sviluppato il progetto: una guida e manuale di supporto ai creatives. Lo strumento mostra gli interventi possibili per auto-censurare in modo creativo una fotografia attraverso l’uso di un linguaggio grafico e artistico. Questa viene in aiuto ai fotografi e creators per navigare nel complesso mondo delle pubblicazioni di contenuti artistici e creativi non ammessi però dai social media.