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Incomprensione, frustrazione e disabilità = Misunderstanding, frustration and disability

Andrea Lo Nano, Michele Morando

Incomprensione, frustrazione e disabilità = Misunderstanding, frustration and disability.

Rel. Paolo Marco Tamborrini, Denise Aimar. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Design E Comunicazione, 2023

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Abstract:

Quante volte ti sei sentito incompresə? Il gioco dei tappi è un’esemplificazione della difficoltà sociale nel comprendere una persona con disabilità. Il gioco è composto da due ruoli: il dirigente e il diretto. Il dirigente spiega il gioco, che consiste nel districare le mani avendo tra esse due tappi, enfatizzandone l’estrema semplicità. Chi prova a liberarsi, il diretto, si troverà inevitabilmente in una situazione di difficoltà data dall’impossibilità della riuscita. La frustrazione provata viene alimentata dalle continue sollecitazioni del dirigente, che imperterrito sottolinea l’elementarità del compito. Il diretto si trova dunque, bloccato nell’impotenza d’agire e nella vergogna del giudizio altrui, di fronte ad un così banale gioco. Ponendo compiti basilari nel proprio orizzonte d’attesa e incalzando sulla loro immediatezza, si scoraggia il prossimo pur desiderando l’effetto opposto. La vergogna di sbagliare ne amplifica l’effetto, in particolare se esposto ad una giuria di sconosciuti. Questa è la condizione che abbiamo scoperto appartenere, vivendola dall’interno, allo stato sociale della disabilità. Ponendo la colpa sull’incapacità di agire, si sottovalutano le reali potenzialità, rendendo lo stigma l’unico tratto di rilevanza. Così si erge un muro tra due mondi, percepiti diversi per convenzioni e pregiudizi, vincolati da delegittimazioni e interferenze. Un errore sociale, che per quanto lieve, può provocare conseguenze psicologiche deleterie. La metafora del gioco è, dunque, utile per dimostrare la mancata sintonizzazione tra i due mondi. È così che nascono le incomprensioni. Il messaggio, decodificato dal ricevente influenzato da preconcetti, viene interpretato e distorto, con un’intenzione differente dalla fonte emittente. Solo ribaltando il punto di vista è possibile capire che la responsabilità non ricade interamente sugli errori comunicativi del mittente, ma sulla non predisposizione all’ascolto del ricevente. L’obiettivo è costruire una comunicazione efficace, che comprenda entrambe le componenti comunicative, verbali e non verbali, interdipendenti in un binomio sinestetico. La comprensione del significato globale permette di simulare, immedesimandosi nell’altro, azioni, emozioni e sensazioni. L’empatia tramite l’intimità di un emozione, forse, può risolvere le incomprensioni. La frustrazione, vista attraverso gli occhi di un individuo immerso in una situazione sociale, si manifesta nella consapevolezza di essere impotenti. Rimanendo soffocati, incastrati, immobilizzati in muri fittizi, alzati da un fallimento interpretativo e intenzionale. Barriere, di diverse opacità e trasparenze, quanti sono i livelli di profondità e intimità nelle interazioni umane. Ostacoli che possono essere annullati, come un taglio nella carta, se guidati da un atto cosciente e volenteroso.

Relatori: Paolo Marco Tamborrini, Denise Aimar
Anno accademico: 2022/23
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 70
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea in Design E Comunicazione
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea > L-04 - DISEGNO INDUSTRIALE
Aziende collaboratrici: ASSOCIAZIONE I BUFFONI DI CORTE A.P.S.
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/26615
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