Analysis of temperature variation in the lakes of the central-eastern Pyrenees

I laghi montani sono importanti indici del cambiamento climatico. In questo lavoro di tesi si sono studiate le temperature delle acque superficiali per un set di laghi situato sulla catena dei Pirenei centro-orientali (11 laghi) in Catalunya, Spagna. Le temperature esaminate sono raccolte periodicamente mediante download di dati raccolti da termistori a misurazione continua situati, singolarmente o in catena (secondo la profondità del singolo lago), all’interno degli stessi. Questi misurano 1 valore ti temperatura all’ora e contemporaneamente l’intensità luminosa che raggiunge il termometro che ci dà, in alcuni casi, una minima informazione sull’irraggiamento solare orario consentendo, in alcuni casi, di valutare la bontà del primo dato. Nel presente rapporto si considera come periodo di riferimento, ove non diversamente indicato, il periodo 2015-2022. Tale periodo è servito da punto di partenza per il calcolo dei vari parametri e indicatori tra cui Degree Days (DD) e la sua funzione cumulata ADD. Questi dati rappresentano i dati iniziali per l’interpretazione dell’evoluzione del clima all’interno della catena montuosa dei Pirenei sotto l’effetto del Cambio Climatico. L’estate del 2022 si è presentata come la stagione più calda di sempre, ma anche accompagnata a fenomeni di siccità estremi, anche registrando i valori di temperatura massimi annuali più alti nel periodo considerato. Chiaramente questo ha aumentato l’evaporazione locale dei bacini, ma il valore di ADD presenta un distacco notevole esplicabile anche con una fusione anticipata della coperta di ghiaccio presente nella stagione invernale in questo tipo di laghi di tipo glaciale che si è però sempre formata. Ciò influisce notevolmente sulla fenomenologia propria del lago che ha come fonti di approvvigionamento di acqua solo le precipitazioni sia esse nevose o piovose. Complessivamente si è svolta un’analisi statistica dei dati dimostrando una forte correlazione lineare tra la massima temperatura raggiunta nella stagione estiva (periodo tra ice-off e ice-on) e l’ADD. Il riscaldamento delle acque incide anche sulla formazione, nonché sulla qualità del ghiaccio che consente di preservare la vita all’intero del lago nella stagione invernale (di cui però non si hanno informazioni). Dal punto di vista termico, i laghi vanno via via esplicando condizioni di instabilità anche nei periodi di equilibrio chimico o ossigenazione (la miscelazione interstagionale): in questo contesto gli effetti sulla biodiversità diventano evidenti. Risultato interessante emerge dall’analisi della variabilità inter-lago e intra-lago esplicata attraverso l’ADD. La variabilità inter-annuale è molto più significativa rispetto alla variabilità esplicata tra i laghi. Pertanto, osservazioni e risultati ottenuti per un singolo lago sarebbero estendibili a tutti i bacini della regione. Interessante, è la relazione ottenuta tra la quota altimetrica e il valore di ADD: esso diminuisce con l’aumentare della quota anche in funzione della relazione con la temperatura dell’aria che segue la stessa tendenza. Correlazione significativa è stata ottenuta anche per la temperatura massima annuale raggiunta e il numero di giorni in cui le temperature dell’acqua del lago si sono trovate al di sopra dei 20°C. Un lago è fonte di vita: per questo motivo analizzare la variabilità stagionale dello stesso consente di monitorare lo stato della fauna e della flora al suo interno sotto l’effetto del cambio climatico.