La sostenibilità energetico-ambientale nel settore edilizio Analisi critica e applicazione della Tassonomia dell'UE = Environmental and energy sustainability in the construction sector Critical analysis and application of the UE Taxonomy

Negli ultimi anni, gli eventi estremi dovuti ai cambiamenti climatici e le sostanziali emissioni di gas ad effetto serra, hanno portato l’Unione Europea (UE) ad adottare delle politiche di mitigazione e di adattamento nei confronti degli impatti a livello ambientale. In quest’ottica assume notevole importanza il settore edilizio, responsabile del 40% del consumo energetico dell’UE e del 36% delle emissioni di gas ad effetto serra. Proprio in riferimento a questi dati, il settore edilizio, rappresenta sia un settore critico, responsabile di buona parte del cambiamento climatico nonché fortemente influenzato da esso, sia un settore fondamentale, su cui intervenire per il raggiungimento di quella che viene definita transizione verde. Dal momento che il patrimonio edilizio esistente è inefficiente dal punto di vista energetico e che l'85-95% degli edifici odierni sarà ancora in uso nel 2050 ; assume un ruolo rilevante il tema delle ristrutturazioni. La ristrutturazione degli edifici esistenti contribuisce infatti in modo sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici, riducendo l'uso di energia e le emissioni di gas serra per la restante fase operativa degli edifici ed evitando le emissioni che si verificherebbero con la costruzione di nuovi edifici. Obiettivo della presente tesi è quello di indagare quali siano le metodologie relative al settore edilizio affinché esso possa contribuire al raggiungimento della transizione verde; in particolare, tra le metodologie individuate, si analizzano i protocolli di sostenibilità, lo strumento Level(s) e un nuovo sistema di classificazione europea delle attività economiche ecosostenibili: la Tassonomia; entrata in vigore con la redazione e pubblicazione nel 2020 del Regolamento UE 2020/852. Il lavoro di tesi verte sull’analisi e sull’applicazione di quest’ultima ad un caso studio; nel quale vengono applicati i criteri relativi all’attività economica per le ristrutturazioni degli edifici esistenti per due degli obiettivi ambientali proposti dalla Tassonomia: mitigazione, ovvero limitare il più possibile l'aumento di temperatura e ridurre le emissioni di gas serra, e adattamento, ossia l’adozione di misure volte a contrastare gli effetti dovuti ai cambiamenti climatici. Per quanto riguarda la mitigazione esso consiste nell’applicazione dei requisiti minimi per le ristrutturazioni importanti secondo il DM 26/06/2015; mentre rispetto all’adattamento si tratta di evidenziare, attraverso articoli scientifici e programmi di ricerca, delle soluzioni tecnologiche abilitanti al fine di progettare edifici resilienti; le quali verranno applicate poi al caso studio in esame, per verificarne il comportamento nel tempo. I risultati del caso studio hanno dimostrato i notevoli benefici che comporta una ristrutturazione, sia a livello di efficientamento energetico che di comfort relativo all’occupante. Le strategie tecnologiche abilitanti hanno invece dimostrato, come la combinazione di differenti tecnologie sia di fondamentale importanza per poter preparare l’edificio ai futuri eventi dirompenti e come essa sia maggiormente efficiente se applicata ad un edificio già isolato termicamente; si può quindi affermare come i concetti di mitigazione ed adattamento vadano di pari passo e debbano essere considerati congiuntamente.