Alta Gioielleria "Green" = High Green Jewellery

Il presente lavoro ha come oggetto l’esplorazione dell’alta gioielleria “green” e del ruolo che il designer ha all’interno di questo ambito, soffermandosi sulle materie prime che compongono i gioielli e sull’impatto ambientale che essi rilasciano con relativi casi studio di marchi e collezioni. Il seguente elaborato di tesi tratta di questo argomento poiché se, da un lato, l’alta gioielleria affascina, dall’altro nasconde notevoli problemi riguardanti inquinamento e dinamiche non sostenibili eticamente ed ambientalmente. L’obiettivo di questo scritto è quindi informare sulle pratiche scorrette che stanno dietro alla produzione ed al commercio nell’alta gioielleria ed esporre le soluzioni trovate in merito. Come illustrato nel primo capitolo l’alta gioielleria ha accompagnato i grandi movimenti artistici, non è infatti possibile comprendere il gioiello senza includerne le derivazioni dall’arte e dalla moda, determinanti per i continui rimandi stilistici. Così come in quest’ultima, l’alta gioielleria, con il boom economico, ha iniziato a produrre in modo spropositato procurandosi notevoli quantità di materie prime in maniera non sostenibile. Nel secondo capitolo è esposto come l’approvvigionamento di metalli nobili portasse ad un depauperamento delle regioni con conseguente contaminazione delle terre, deforestazione e sfruttamento dei lavoratori. Per ciò che concerne pietre e diamanti la tesi chiarifica l’espressione “Blood Diamonds” e le dinamiche relative al commercio illegale di diamanti per il finanziamento di guerre civili nei paesi del Terzo mondo. La soluzione a questi problemi è rappresentata dall’alta gioielleria “green” la quale attua delle misure di salvaguardia per ridurre le emissioni e prevenire la distruzione ambientale e lo sfruttamento dei lavoratori. Nel corso del terzo capitolo sono stati analizzati diversi sistemi per combattere queste problematiche come l’utilizzo di materie prime riciclate, nuove pratiche di estrazione, trattamenti artificiali e notevoli certificazioni di tracciamento poi riprese nell’ultimo capitolo. All’interno del lavoro è presente anche un’esplorazione di accorgimenti relativi alla sostenibilità di brand a livello mondiale e l’analisi di diversi casi studio di collezioni “green”, gruppi e nuove tecnologie che incentivano un minor impatto ambientale, realtà Italiane più vicine a noi che approcciano ad un eco-design ed infine gioielli celebri sostenibili. La tesi si conclude con un breve excursus relativo alle certificazioni e con un approfondimento inerente a lusso e sostenibilità, le problematiche nella coesistenza dei due ed il ruolo del designer nella gioielleria “green”.