L’arazzo contemporaneo come elemento di design. Il sodalizio artistico tra Ettore Sottsass e l’arazziere Ugo Scassa = The contemporary tapestry as a design element. The artistic partnership between Ettore Sottsass and the weaver Ugo Scassa

L’arte arazziera viene considerata una delle più antiche e nobili espressioni artistiche la cui fortuna ha subito alterne vicende. Nel corso dell’elaborato viene quindi approfondita la storia dell’arazzo dalle sue prime attestazioni sino al XX secolo. Durante il Novecento l’opera tessuta è stata protagonista di un momento di “rinascita”, caratterizzato dalle sperimentazioni di artisti e designer dell’epoca. A partire dalla nascita del Bauhaus vengono conferiti all’arazzo nuovi valori e significati, non più legati all’opulenza delle classi aristocratiche ma bensì collocabili all’interno dell’industrial design, in cui arte e tecnica si fondono per dare forma a prodotti d’avanguardia, destinati all’abitazione dell’uomo moderno. Nei decenni a seguire altre figure del settore hanno mantenuto vivo l’interesse per l’opera tessuta, elaborandone nuove sperimentazioni estetiche e comunicative. Un esempio virtuoso è sicuramente quello dell’arazziere astigiano Ugo Scassa che, intorno alla metà del secolo, è riuscito a conferire all’arazzo una nuova prospettiva artistica, rendendolo al contempo elemento di design e opera d’arte, realizzando più di duecento arazzi tratti dai dipinti degli artisti più rinomati dell’epoca. La collaborazione con alcune personalità di spicco si rivela determinante per lo sviluppo di questa nuova concezione dell’arte arazziera e in tal senso risulta emblematico il sodalizio fra Scassa e il designer Ettore Sottsass jr. all’interno dell’azienda Italia disegno, per la quale realizzano una cospicua serie di tessuti e prodotti tracciando così una nuova via per l’arazzo che viene quindi considerato un elemento imprescindibile nell’arredamento contemporaneo. Vengono poi delineati i momenti della produzione artistica di Ettore Sottsass che lo inducono ad avvicinarsi ai tessuti e a elaborare la sua personale visione dell’idea di abitare. In seguito è stato affrontato il concetto inerente all’evoluzione del messaggio comunicativo dell’arazzo partendo dalle sue prime manifestazioni per giungere al XXI secolo. Infine, nel ricordare l’attuale attività dell’Arazzeria Scassa, il cui direttore artistico è il nipote dello storico arazziere, l’architetto Massimo Bilotta, si sono messi in luce alcuni esempi di arazzi odierni. Si conclude infine insistendo sulla necessità di tramandare le tecniche produttive dell’arte arazziera in quanto rappresentano un ricco patrimonio da preservare, con l’auspicio che si attui un progetto culturale che conduca alla fondazione di una vera e propria scuola dell’arte arazziera. L’obiettivo principale dell’elaborato è quello di indagare i molteplici aspetti che rendono l’arazzo contemporaneo un elemento di design e come questo sia stato in parte possibile anche grazie alla fruttuosa collaborazione tra l’arazziere astigiano e il designer Ettore Sottsass. La stesura dell’elaborato è stata possibile grazie alla visita effettuata all’Arazzeria Scassa di Asti e alle interviste a Massimo Bilotta e alla madre Franca Alcaro, alla ricerca bibliografica che ha dato ampio spazio anche alle riviste di settore coeve al periodo trattato e alla consultazione di alcune fonti conservate nell’Archivio Ettore Sottsass allo CSAC di Parma.