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design di prodotti biomimetici = design of biomimetic's products

Cindy Verria

design di prodotti biomimetici = design of biomimetic's products.

Rel. Bernardino Chiaia. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Design E Comunicazione Visiva, 2022

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Abstract:

La natura è stata da sempre la miglior fonte di ispirazione per l’uomo fin dalla sua sopravvivenza sul pianeta e in seguito per il miglioramento del proprio habitat e della propria vita. Gli organismi viventi hanno evoluto strutture e materiali ben adattati nel tempo geologico attraverso un continuo processo di tentativi ed errori, adattandosi e risolvendo problemi di ingegneria come la capacità di autorigenerazione, tolleranza, idrofobicità e resistenza all’esposizione ambientale. Questi fattori hanno aiutato l’uomo a trovare risposte ai propri problemi che ha continuamente cercato di risolvere imitando strutture, forme, proporzioni geometriche e funzioni degli organismi biologici con differenti finalità, offrendo al design e all’architettura soluzioni valide ed efficienti per la creazione di oggetti e di edifici iconici. Nel corso della storia del design i designer hanno cercato di realizzare prodotti ispirati alla natura: dall’Art Noveau, spinto dall'innovazione di materiali come la ghisa, a Streamline, guidato da innovazioni in materiali come l'alluminio e il design organico degli anni '60, guidato da innovazioni in plastica e compensato. Oggi non siamo più vincolati dalle limitazioni delle macchine industriali dell’epoca, la nostra era digitale ha reso possibile non solo utilizzare la natura come riferimento stilistico, ma anche utilizzare i principi sottostanti per generare forme e strutture proprio come un processo evolutivo. È proprio grazie alle nuove evoluzioni tecnologiche sviluppate che lo studio e l’imitazione della natura sono stati resi possibili. La stampa 3D, il modelling e i linguaggi di programmazione e codificazione consentono di riprodurre in modo fedele i funzionamenti e le strutture cellulari degli organismi viventi. Questo è il campo in cui si muove la biomimetica, una scienza relativamente giovane che esprime il nesso fra biologia e tecnologia, dove la prima rappresenta il modello primordiale a cui aspirare e la seconda il mezzo con cui riprodurne il funzionamento in materiali e strutture. Partendo dall’analisi di questa nuova scienza, esaminando differenti casi studio in architettura e in design, fino all’introduzione e alla spiegazione di un prodotto che rispecchia perfettamente il concetto di biomimetica. La bone chair di Joris Laarmann è una perfetta analisi sul rapporto tra tecnologia e biologia nata grazie allo studio di un nuovo software che imita abbastanza fedelmente il modo in cui l’evoluzione costruisce. Il designer ha ricreato e ottenuto le stesse condizioni che stanno alla base della struttura delle ossa, le quali hanno la capacità di portare via materiale dove non è necessaria la forza, ottenendo una scultura digitale ad alta tecnologia che offre massima resistenza con una quantità minima di materiale.

Relatori: Bernardino Chiaia
Anno accademico: 2022/23
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 27
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea in Design E Comunicazione Visiva
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea > L-04 - DISEGNO INDUSTRIALE
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/25126
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