"Eazy", Smart Pill Dispenser

Il progetto Eazy nasce all’interno del Laboratorio di Design dell’Esplorazione del Politecnico di Torino durante l’anno accademico 2021/2022. Il corso di Design III, coordinato e tenuto dai Professori Beatrice Lerma e Marco Signoretto, si prefiggeva di affrontare tematiche progettuali “esplorative” richiedendo agli studenti di riflettere, attraverso la tecnica del brainstorming, sull’approccio al meta-ambito presentato al fine di individuare dei sotto-ambiti, da cui potesse scaturire il meta-progetto di un prodotto o servizio, sintesi finale di una riflessione ad ampio orizzonte. Il meta-ambito allargato che ci ha guidato per tutto il laboratorio è stata il tema “Future Life”. Il corso prevedeva lo sviluppo progettuale di un prodotto o una famiglia di prodotti ad alto contenuto innovativo in grado di rispondere ai bisogni di domani. Dopo aver accettato la sfida, ci siamo interessati al sotto-tema “Società”, perciò abbiamo cominciato a trattare ed analizzare i temi dell’inclusione, dell’empowerment, dell’autonomia, dell’autodeterminazione, dell’identità, della rappresentatività e via dicendo. Incoraggiati dal pensiero creativo e dalla produzione di idee, da questo grande e variegato oggetto d’esplorazione sono emerse diverse riflessioni e tra queste la gestione dell’assistenza pazienti nella società di oggi. Esaminando questo argomento ci siamo resi conto di come molto spesso la progettazione nel settore dell’healthcare non venga svolta contestualmente rispetto alla condizione di disabilità del paziente e di come non consideri seriamente i fattori di stress e le necessità dell’utenza coinvolta. In questo senso è diventato fondamentale per noi l’umanizzazione dello spazio di cura, cioè l’individuazione di soluzioni che rendano il percorso di malattia meno traumatico e più facile da affrontare. Nell’immergerci nei panni dell’esploratore navigante per realizzare soluzioni innovative e ad alto impatto sociale è nato “Eazy”, lo Smart Pill Dispenser studiato per migliorare l’aderenza al regime farmacologico. Il progetto, rivolgendosi alle persone che seguono una politerapia, tenta attraverso dei tools di agevolare il paziente laddove il decadimento cognitivo o il rifiuto della terapia comporti un atteggiamento non sufficientemente vigile al rispetto della cura.