Marco Bozzone
Dall’esistente all’InfraBIM per la gestione dei ponti Caso studio: Nuovo ponte sul fiume Bormida = From the existing to the InfraBIM for bridge management Case study: New bridge over the Bormida river.
Rel. Anna Osello, Davide Lorenzo Dino Aschieri. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Civile, 2022
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Abstract: |
Il patrimonio delle opere infrastrutturali in Italia è vasto e ricco di storia. Nel nostro paese ci sono 840.000 km di strade, 2.179 gallerie e 21.072 tra ponti e viadotti . La maggior parte di queste opere è datata e prossima alla fine della sua vita nominale e necessita, perciò, di manutenzione. Ma qual è il livello di conoscenza che si ha su di esse? Si è in possesso dei loro progetti originali? Si conosce la storia della loro manutenzione e degli interventi che hanno subito? Quando una Stazione Appaltante, che ha in gestione interi tratti stradali, si trova davanti ad un’opera da ispezionare e curare, si chiede quale sia la migliore strategia per conoscere, analizzare e gestire il manufatto. L’“InfraBIM”, cioè il BIM (Building Information Modeling) applicato al campo delle infrastrutture, si inserisce esattamente in questo contesto. Esso si configura come una metodologia che mira alla “digitalizzazione” delle infrastrutture, cioè punta a gestire, organizzare e monitorare opere esistenti con l’ausilio del BIM e dei relativi sensori. In questo senso, si possono porre le basi per iniziare un percorso di conoscenza dell’opera. Il caso studio adottato per approfondire questo argomento è il “Nuovo ponte sul fiume Bormida”, situato a Terzo (AL), i cui progetti sono stati condivisi dalla Stazione Appaltante A.N.A.S. S.p.a. Sul ponte in questione sono previsti degli interventi di riparazione, che prevedono la demolizione dell’impalcato esistente e la sua sostituzione con una soluzione composita acciaio – cemento armato. Si elabora una metodologia per passare “dall’esistente all’InfraBIM”, stabilendo sin dalle fasi iniziali le finalità di gestione e programmazione della manutenzione dell’opera. Il percorso di conoscenza dell’opera parte dal rilievo del ponte, dalla sua ispezione visiva e dall’analisi in archivio della documentazione progettuale e storica. A questo segue una fase di modellazione architettonica e strutturale, che si basa sui disegni originali e sui progetti della nuova soluzione. Lo scopo finale è quello di creare un modello completo che permetterà alla Stazione Appaltante di comprendere e conoscere l’opera, al fine di gestirla in tutti i suoi aspetti. Lo strumento che si utilizza per raggiungere questo fine è il “Digital Twin”, che consiste in un vero e proprio gemello digitale dell’opera, che la rappresenti totalmente negli aspetti stabiliti secondo le finalità e gli usi del modello. |
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Relatori: | Anna Osello, Davide Lorenzo Dino Aschieri |
Anno accademico: | 2022/23 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 92 |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Ingegneria Civile |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-23 - INGEGNERIA CIVILE |
Aziende collaboratrici: | ANAS spa |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/25021 |
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