Huilen Maria Itati Duarte
Applicazione della metodologia ispettiva basata sulla valutazione del rischio e studio di conformità con le linee guida del Ministero dei Trasporti (MIT) in ambito infrastrutturale: il caso specifico di un ponte misto esercito. = Application of the Risk Based Inspection methodology and study of compliance with the guidelines of the Ministry of Transport (MIT) in the infrastructural field: the specific case of a mixed bridge.
Rel. Francesco Tondolo, Michelangelo Mortello. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Civile, 2022
Abstract: |
Italia ha una rete stradale grande e complessa all'interno di Europa dovuto al fatto che ha un territorio con caratteristiche particolare. Presenta una conformazione geografica e orografica unica al mondo, con una lunghezza pari a 1200 chilometri e la presenza di catene montuose delle Alpi e degli Appennini, che attraversano trasversalmente e longitudinalmente il territorio, il quale anche presenta una rete di corsi d’acqua distribuita in maniera capillare. Dovuto a queste caratteristiche si può dedurre che si parla di un Paese con un gran numero di viadotti, ponti e galleria che sono indispensabile per collegare la penisola. Dovuta a questa complessità, la gestione della rete stradale è infatti ripartita tra Stato, Regioni, Province e Comuni, oltre che tra numerosi concessionari con il fine di fare la gestione di una forma più organizzata.Nonostante la manutenzione, definire un calendario di ispezione, fare la gestione di una opera civile sono questione che troppo spesso non sono garantite per questi settori. Le attività di gestione e manutenzione delle infrastrutture sono quindi affidata a soggetti diversi che troppo spesso non hanno le risorse necessarie per occuparsi in maniera adeguata della manutenzione delle opere. Un piccolo Comune non ha le risorse economiche o bisogna di fondi extra anche per la gestione di un unico ponte. Inoltre a una questione di mancanza di ente responsabile dei diversi ponti esistenti le Regioni, Province, Comuni e anche i concessionari si sono adottati di propri criteri interni per fare una valutazione dei manufatti strutturale. Questo rappresenta una disomogeneità nella procedura a seguire nella gestione del rischio e la pianificazione dell’ispezione nei ponti esistente. Con l'obbiettivo di uniformare i criteri, negli ultimi anni si ha rivolto l’interesse alla definizione di una metodologia che sia di facile applicazione e che permetta gestire delle ispezioni sulle strutture esistenti ottimizzando i risorsi e mantenendo un livello di sicurezza conforme alle normative vigenti. Nel presente lavoro si svilupperà un confronto tra la metodologia creata per l’Istituto Italiano della Saldatura mediante l’applicazione del metodo Risk Based Inspection, il quale è una metodologia di valutazione del rischio riconosciuta a livello internazionale nell'ambito chimico e petrolchimico, ma adesso sarà utilizzata nell'ambito delle opere civile e che cerca di proporre un criterio a seguire per la gestione delle ispezioni di strutture primarie per la viabilità stradale; e delle Linee guida per la gestione del rischio dei ponti esistenti e valutazione della sicurezza creata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) che cerca di standardizzare i protocolli di valutazione del degrado delle opere esistenti per gestire le ispezioni di infrastrutture. Questi due metodologie, quella proposta dall'IIS e quella del MIT (normativa vigente), saranno applicati al caso studio di una struttura mista acciaio-calcestruzzo con l’obiettivo di analizzare l’applicabilità di entrambi e confrontare sei risultati ottenuti dall'analisi di priorità e analisi di rischio della metodologia RBI sono conforme a quello stabilito per le Linee Guida MIT in quanto a sicurezza. L’applicazione della procedura ha richiesto lo svolgimento di un periodo di tirocinio curricolare svolto presso la sede di Genova dell’Istituto Italiano della Saldatura – Ente Morale. |
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Relatori: | Francesco Tondolo, Michelangelo Mortello |
Anno accademico: | 2022/23 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 233 |
Informazioni aggiuntive: | Tesi secretata. Fulltext non presente |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Ingegneria Civile |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-23 - INGEGNERIA CIVILE |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/24812 |
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