Silvia Ferraresi, Elena Ferrari
L'organizzazione urbanistica dei campi profughi.
Rel. Massimo Foti. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2004
Abstract: |
Lo spunto per la nostra tesi è stata l'esperienza di Elena, che negli scorsi anni, è stata in alcuni campi profughi bosniaci, precisamente a Pula in Croazia e a Postojna in Slovenia, in qualità di animatrice con il suo gruppo scout. Partendo da questa esperienza abbiamo voluto approfondire il discorso dei rifugiati, un problema antico che ha assunto varie sfumature nel corso dei secoli e che, dopo la Seconda Guerra Mondiale, ha avuto come punto di riferimento le Nazioni Unite, in particolar modo tramite l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, UNHCR, che ha ricevuto il mandato per occuparsi di queste persone. La nostra analisi non si è fermata solo sui campi profughi ospitati in strutture già esistenti, ma ha approfondito soprattutto il tema degli insediamenti temporanei, che nascono dal nulla. Abbiamo notato come l'UNHCR dia tutta una serie di direttive sulla localizzazione e costruzione del campo, toccando tutti gli argomenti possibili per soddisfare i bisogni dei rifugiati, ad esempio abitazioni, servizi, infrastrutture... In seguito siamo andate ad analizzare la realtà dei rifugiati, tramite l'acquisizione di notizie da giornali e riviste, ma molto anche per mezzo di foto. A questo proposito bisogna dire che la maggior parte delle informazioni sui diversi campi riguardano per lo più la storia e le condizioni sociali in cui vivono queste persone, non l'aspetto materiale del campo; questo può essere accettabile se proposto da un giornale, ma il sito dell'UNHCR potrebbe essere più approfondito da questo punto di vista. Possiamo notare come alla base della progettazione dei campi da parte dell'UNHCR ci siano due principi: la "partecipazione" e"I'autocostruzione". La "partecipazione" dovrebbe toccare tutti gli aspetti nella costruzione del campo, dalla scelta del sito alla vita comunitaria. Questo concetto significa che i rifugiati devono rendersi utili in qualsiasi tipo di lavoro, per ridefinire il loro ruolo all'interno della società. Quindi l'organizzazione che si occupa del campo deve insegnare ai rifugiati e dare loro gli strumenti più adatti per continuare a gestire in prima persona la loro vita e per non dipendere troppo dagli aiuti esterni. II principio dell'autocostruzíone nei campi profughi deriva dal precedente e permette di conciliare diverse esigenze: ridurre i costi, utilizzando gli stessi rifugiati come manodopera, avere un numero di persone sufficiente ed, infine, occupare i rifugiati e permettere loro di adattarsi alla nuova realtà. In questi frangenti gli operatori umanitari devono saper trattare i rifugiati sul piano psicologico, perché sono persone che hanno spesso perduto molti dei propri segni di riconoscimento all'interno della comunità. Infine abbiamo analizzato quali siano le soluzioni successive al problema dei rifugiati. Queste sono sostanzialmente due: il rimpatrio e il reinsediamento. Il primo prevede il ritorno a casa una volta conclusa la situazione d'emergenza; il secondo prevede il trasferimento permanente dei rifugiati in un paese sicuro con l'acquisizione di una nuova cittadinanza. Queste soluzioni sono auspicabili, specialmente la prima, ma molto spesso non sono percorribili per motivi politici, economici e sociali per cui i profughi si possono ritrovare a vivere all'interno dei campi per varie generazioni. |
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Relatori: | Massimo Foti |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Numero di pagine: | 314 |
Parole chiave: | urbanistica - urbanistica - organizzazione - campi profughi |
Soggetti: | U Urbanistica > UE Igiene Urbana U Urbanistica > UG Pianificazione del paesaggio |
Corso di laurea: | Corso di laurea in Architettura |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/247 |
Capitoli: | Introduzione 1 I rifugiati 1.1 Ruolo dell'Unhcr e delle organizzazioni non governative, ONG 1.2 Migrazioni nella storia 1.3 Le migrazioni di fine millennio 1.4 Insediamenti temporanei 2 Insediamenti peri profughi 2.1 Introduzione 2.2 Sistemazione autonoma assistita 2.3 Campi profughi 2.3.1 Alloggi collettivi 2.3.2 Insediamenti pianificati 3 Scelta del sito 3.1 Caratteristiche della pianificazione 3.2 Caratteristiche funzionali ed urbanistiche (morfologiche, rischi ambientali) 3.3 Parametri dell'UNHCR 3.4 Impatto sociale e ambientale 4 Abitazioni 4.1 Abitazioni d'emergenza e provvisorie 4.2 Abitazioni per i rifugiati 4.2.1 Tende 4.2.2 Alloggi collettivi 4.2.3 Abitazioni prefabbricate 5 Autocostruzione 5.1 Introduzione 5.2 L'autocostruzione nei paesi in via di sviluppo 5.3 II bambù 5.4 La terra 6 Funzionamento del campo 6.1 Servizio sanitario 6.2 Alimentazione e nutrizione 6.3 Istruzione 6.4 Distribuzione dei soccorsi 6.5 La comunicazione 6.6 La sicurezza nel campo 6.7 Approvvigionamento idrico 6.8 Gestione rifiuti 7 Impianto urbano 7.1 Introduzione 7.2 Viabilità 7.2.1 Collegamenti con l'esterno 7.2.2 Mezzi di trasporto ad uso comune 7.3 Divisione in lotti 7.3.1 La "permaculture" 7.4 Abitazioni 7.5 Localizzazione dei servizi (ospedali, mense, scuole) 7.6 Luoghi di svago e aree verdi 7.7 Rete idrica 7.7.1 Prevenzione incendi 7.8 Rete elettrica 7.9 Rete delle fognature e smaltimento dei rifiuti 8 Modelli per campi profughi 8.1 Introduzione 8.2 Africa 8.3 Asia: Iran 8.4 Modelli e varianti 9 Ruolo dei rifugiati nella gestione del campo già costituito 10 Analisi urbana di alcuni campi profughi 10.1 Tindouf, Sahara occidentale 10.2 Campi profughi palestinesi 10.2.1 Storia 10.2.2 Campi profughi palestinesi in Giordania 10.2.3 Campi profughi palestinesi in Siria 10.2.4 Campi profughi palestinesi in Cisgiordania 10.2.5 Campo Profughi palestinesi nel Libano 10.2.6 Campi profughi palestinesi nella Striscia di Gaza 10.3 Rifugiati Eritrei 10.3.1 Storia 10.3.2 Insediamenti in Sudan orientale 10.3.3 Campo di Mekete, Afabet (Eritrea) 10.4 Campi profughi bosniaci 10.4.1 Campo profughi bosniaco a Postojna in Slovenia 10.4.2 Campo profughi a Pula in Croazia 11 Psicologia dell'emergenza 11.1 Psicologia dell'emergenza 11.2 Far fronte allo stress 11.3 Il trauma della fuga 12 Fase post-emergenza 12.1 Introduzione 12.2 II rimpatrio volontario 12.3 Un caso di reinsediamento: il reinsediamento di rifugiati Somali negli Stati Uniti d'Amerîca Bibliografia Sitografia Indice delle illustrazioni e delle tabelle |
Bibliografia: | AA.VV. Gli animali e la loro vita, voi. 1 Africa, Istituto Geografico De Agostani, Novara,1973 . AA.VV, Quaderni, Presidenza dei Consiglio dei Ministri Dipartimento per l'informazione e l'Editoria, Uno strumento di pace, pubblicazione a cura della delegazione in Italia ACNUR, Roma, 1991. AA.VV, 1 rifugiati nel mondo 2000. 50 anni di azione umanitaria, Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati , Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per l'informazione e l'Editoria, Roma, 2000. AA.VV, I rifugiati nel mondo 1997 - 1998. Esodi di popolazione.- un'emergenza umanitaria, Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per l'informazione e l'Editoria, Roma, 1997. Alien E., Come funzionano gli edifici, Dedalo, Bari, 1992. Arecchi A., La casa africana, Clesav CittàStudi, Milano, 1991. Arecchi A., Abitare in Africa, Clesav CittàStudi, Milano, 1998. 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