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Transizione Energetica nel settore Oil and Gas e piani di decarbonizzazione - Case study su consumi e soluzioni per abbattere le emissioni di un impianto di perforazione = Energy Transition in the Oil and Gas Sector and Decarbonisation Plans - Case study on consumption and solutions to reduce emissions from a drilling rig

Francesco De Candia

Transizione Energetica nel settore Oil and Gas e piani di decarbonizzazione - Case study su consumi e soluzioni per abbattere le emissioni di un impianto di perforazione = Energy Transition in the Oil and Gas Sector and Decarbonisation Plans - Case study on consumption and solutions to reduce emissions from a drilling rig.

Rel. Andrea Lanzini. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Energetica E Nucleare, 2022

Abstract:

Il cambiamento climatico è una delle principali minacce ambientali, con conseguenze che potrebbero comportare risvolti negativi in ambiti quali sicurezza, salute, ricchezza e stabilità politica. In seguito agli accordi di Parigi, e sotto le pressioni di organi internazionali, quali l’IPCC, sempre più paesi stanno annunciando obiettivi di decarbonizzazione. Oltre ad essi, anche nel privato aumentano le aziende che annunciano obiettivi ‘net-zero’, ossia quello stato di equilibrio tra le emissioni antropogeniche di gas serra immesse ed assorbite dall’atmosfera, in un periodo di tempo. Tra queste vi è una società italiana che opera come fornitore di servizi per il settore dell’energia e delle infrastrutture, presso la quale ho svolto un tirocinio che ha portato alla stesura del presente elaborato: Saipem S.p.A. Saipem vede nella sua figura di drilling contractor una parte rilevante del proprio portafoglio, ed ha come clienti alcuni tra i principali attori del settore petrolifero, che hanno a loro volta annunciato obiettivi di decarbonizzazione. La transizione energetica verso fonti di energia pulite è iniziata, e la direzione che molti stati ed aziende stanno prendendo lo conferma. Tuttavia, questo processo richiederà molto tempo, grandi sforzi economici, e adattamento a nuovi scenari. L’abbandono dei combustibili fossili è necessario, ma la dipendenza che l’uomo ha da essi impone che ciò avvenga in maniera graduale. Secondo le previsioni dell’IEA, infatti, il consumo di petrolio e gas naturale non ha ancora raggiunto il suo apice. È chiaro, comunque, che le grandi compagnie petrolifere che fino ad oggi sono state attrici principali del settore energetico, ed al tempo stesso responsabili di gran parte delle emissioni antropogeniche di gas serra, dovranno pensare a nuovi modelli di business per non essere lasciate indietro nella strada verso la decarbonizzazione; e con loro i propri partner lungo la supply chain. In questo contesto si inserisce la presente tesi; partendo da un’introduzione riguardo alla transizione energetica nel settore oil & gas ed al contesto degli obiettivi net-zero, si passerà a presentare Saipem e la sua divisione drilling. Seguirà una parte di descrizione del drilling e dei suoi consumi energetici, assieme ad una descrizione degli impianti su cui si sono concentrate le analisi: uno onshore ed uno offshore. Un capitolo sarà dedicato alla modellazione dei consumi energetici dei due impianti, dopodiché l’attenzione si sposta verso l’impianto offshore: lo Scarabeo 8. Si cercherà di allineare le sue operazioni con il piano Net Zero di Saipem: dapprima attraverso l’analisi di misure di efficientamento energetico, poi attraverso il mercato dei crediti per la compensazione del carbonio. Lo sviluppo della presente tesi ha portato ad una conoscenza approfondita dei consumi tipici per la perforazione. La modellazione dei consumi dei principali macchinari di un impianto, in funzione del tipo di attività, ha consentito di individuare le attività più energivore, ma anche i parametri operativi con maggiore incidenza sui consumi: su tutti la pressione delle pompe fango. Le analisi successive hanno verificato come grazie ad un investimento di circa 11 milioni di € si potrebbero ridurre le emissioni dello Scarabeo 8 di circa il 20%, mentre potrebbero servire fino a 30 milioni aggiuntivi per compensare le emissioni in eccesso ed allineare le operazioni del mezzo con il piano di Saipem; è chiaro, dunque, che i costi per affrontare la transizione energetica si prospettano elevati.

Relatori: Andrea Lanzini
Anno accademico: 2022/23
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 118
Informazioni aggiuntive: Tesi secretata. Fulltext non presente
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Ingegneria Energetica E Nucleare
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-30 - INGEGNERIA ENERGETICA E NUCLEARE
Ente in cotutela: Universidad de Las Americas (MESSICO)
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/24208
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