Ripensare i resort delle Alpi occidentali. Il caso studio de La Chapelle presso Sauze d'Oulx (TO)

Il fenomeno del turismo di massa del secolo scorso ha lasciato sulle Alpi occidentali un considerevole patrimonio costruito su cui oggi, il cui abbandono può essere scongiurato solo a partire da un profondo ripensamento, capace di tenere conto tanto delle trasformazioni del mercato, quanto dell’obsolescenza del modello turistico, così come degli effetti dei cambiamenti climatici sullo spazio alpino. La tesi propone la definizione di uno scenario trasformativo, sia in termini architettonici che di programma per il sito de La Chapelle, complesso turistico costruito negli anni settanta a Sauze d’Oulx (TO). Per questo motivo, il lavoro, dopo aver inquadrato il fenomeno costruttivo entro cui si colloca il sito, svolge un’analisi comparativa morfologica e spaziale sui caratteri di riservatezza delle unità abitative, permeabilità del complesso, reciprocità degli scambi tra edificio e contesto. Analisi e confronto sono stati condotti su una selezione di 15 casi studio comparabili: complessi ricettivi coevi, siti sulle Alpi occidentali. La ridefinizione del programma è stata realizzata attraverso l’impiego di strumenti di aiuto nella scelta provenienti dalla disciplina dell’estimo. Considerando la collocazione del complesso La Chapelle in prossimità di un centro abitato, oltre agli obiettivi di destagionalizzazione dei flussi turistici, si è proposta una ridefinizione dell’offerta del complesso integrando in essa servizi rivolti sia ai turisti che alla popolazione locale. Per questo sono stati elaborati due questionari distinti per residenti e potenziali utenti non residenti, entrambi contenenti il medesimo choice experiment con una vasta gamma di dotazioni e servizi. Nella tesi emergono altresì i temi del paesaggio, inteso in termini di cultura ed ecologia, pertanto il progetto intende riconoscere e legittimare i valori paesistici reali dell’area in cui sorge il complesso de La Chapelle, superando certe logiche stereotipate e cartolinesche che contribuirono alla definizione del progetto dello spazio aperto.