Valutazione geometrica delle variazioni dei tessuti molli negli interventi correttivi di malocclusioni dentali.

Il lavoro di questa tesi è volto all’analisi della variazione dei tessuti molli facciali su pazienti che hanno subito interventi di chirurgia maxillo facciale. Il dataset esaminato comprende un totale di 13 pazienti che sono stati sottoposti ad interventi quali BSSO e Le Fort I per risolvere deformità facciali. Ad alcuni pazienti sono state eseguite in aggiunta anche operazioni di valgizzazione zigomatica e/o genioplastica. Ai fini della valutazione rispetto la variazione dei tessuti molli in questi determinati interventi, sono stati presi in esame anche quattro acquisizioni così composte: una espressione neutra e una espressione felice di una stessa persona che non è stata sottoposta ad alcun intervento maxillo facciale e due espressioni neutre di due persone diverse, anch’esse senza aver subito interventi chirurgici. Sono stati creati i modelli tridimensionali rispetto ogni paziente e rispetto le acquisizioni citate mediante l’utilizzo dei software 3DSlicer e MeshLab. Successivamente, su Matlab, le mesh sono state convertite, in un primo tempo, in griglie quadrate e, successivamente, in nuvole di punti per eseguirne l’allineamento. Ad allineamento avvenuto, è stata eseguita una ultima conversione in modo da ottenere nuovamente le griglie quadrate tridimensionali. Sono stati individuati su ogni volto 20 landmarks, secondo il posizionamento di Swennen, dai quali sono state estrapolate quattro zone (la zona frontale, la zona nasale, la zona degli occhi e la zona inferiore del volto) in modo da restringere il campo di osservazione e ottenere misurazioni più precise. Su ogni zona sono stati valutati i descrittori geometrici atanF e Fden2 e sono state calcolate le rispettive variazioni percentuali rispetto ad ogni punto. I dati ottenuti sono stati riportati su un grafico a linee riportante la percentuale di punti, in riferimento alla zona considerata, in funzione della percentuale di variazione del descrittore. È emerso che atanF risulta essere il descrittore migliore per questo tipo di studio poiché evidenzia una crescita in corrispondenza delle variazioni 50-100% nei confronti tra persone che non hanno subito operazioni, al contrario di quanto ottenuto per i pazienti, per i quali di osserva una decrescita in questo intervallo. Sono stati condotti infine due studi preliminari. Il primo incentrato sulla analisi della variazione volumetrica avvenuta tra il pre e il post operatorio di ogni paziente; mentre nel secondo si è condotta una ricerca statistica utilizzando specifici parametri. Entrambi gli studi portano a risultati incoraggianti che dovranno però essere migliorati in sviluppi futuri volti al perfezionamento delle tecniche di acquisizione e alla registrazione degli effettivi spostamenti imposti dal chirurgo in fase opereatoria.