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Identificazione visiva e quantificazione delle microplastiche e delle fibre tessili nei sedimenti sabbiosi lungo la costa della Calabria = Visual identification and quantification of microplastics and textile fibers in sandy sediments along the coast of Calabria

Federica Trunfio

Identificazione visiva e quantificazione delle microplastiche e delle fibre tessili nei sedimenti sabbiosi lungo la costa della Calabria = Visual identification and quantification of microplastics and textile fibers in sandy sediments along the coast of Calabria.

Rel. Rossana Bellopede, Paola Marini, Valentina Balestra. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Per L'Ambiente E Il Territorio, 2022

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Abstract:

L’impiego diffuso dei materiali plastici nel campo tecnologico, alimentare, medico-sanitario, edile e merceologico, rende la plastica parte del quotidiano di ognuno di noi e, di conseguenza, un agente inquinante cospicuo all’interno delle matrici ambientali. La plastica in ambiente marino, in particolare, costituisce circa il 95% del ‘Marine Litter’, termine che indica qualsiasi tipo di materiale di origine antropica che è stato scartato, smaltito o abbandonato in ambiente costiero o marino. Questo lavoro di tesi si pone l’obiettivo di quantificare, utilizzando una metodologia facilmente eseguibile ed affidabile, la presenza delle microplastiche e delle fibre tessili nei sedimenti sabbiosi lungo la costa della Calabria. I siti costieri in esame sono la spiaggia di Pezzo e la spiaggia di Porticello, nel comune di Villa San Giovanni (RC): essi sono molto diversi per impatto antropico, morfologia della costa e posizione geografica all’interno dello Stretto di Messina. Su ciascuna spiaggia sono stati prelevati 8 campioni di sabbia nell’estate 2021: 4 nel mese di giugno e 4 nel mese di settembre, raccolti in punti posti a distanza nota e crescente dalla battigia. Le analisi di laboratorio hanno previsto le seguenti fasi: classificazione granulometrica dei sedimenti mediante setacciatrice meccanica; rimozione della sostanza organica con soluzione di perossido di idrogeno (H2O2) al 15%; separazione densimetrica del sedimento dal particolato di interesse (microplastiche e fibre tessili) con soluzione di cloruro di sodio (NaCl); filtrazione del materiale flottato sulla superficie del liquido; essiccamento dei filtri in forno a 40°C per 24 ore. Sfruttando la fluorescenza delle particelle, i filtri essiccati sono stati fotografati in ambiente buio, sotto torcia a luce UV. L’identificazione visiva e la quantificazione delle microparticelle sono state eseguite sia visivamente al computer, mediante ingrandimento di immagine, sia con l’ausilio di Matlab, che ha permesso il conteggio automatico delle fluorescenze su ciascuna foto. Alcuni filtri sono stati osservati anche al microscopio ottico. I risultati del conteggio tramite analisi visiva evidenziano l’assenza di schemi comuni di distribuzione spaziale, nelle zone campionate sulle due spiagge. Questo conferma che l’accumulo di microplastiche e fibre dipende da fattori specifici del sito, sia di carattere morfologico e climatologico, che antropico. Risulta, infatti, verificata l’ipotesi per cui la spiaggia ad alto impatto antropogenico sia quella più inquinata dopo la stagione estiva. Non è stata, invece, verificata la correlazione tra l’accumulo maggiore di particelle sulle frazioni più fini di sedimento. I dati in letteratura circa tale correlazione forniscono risultanti contrastanti (Alomar et al., 2016,Peter V. et al. 2021). Inoltre, non sempre è vera l’ipotesi secondo cui l’accumulo di detriti aumenta all’aumentare della distanza dalla battigia, essendo la zona interna della spiaggia meno soggetta all’azione del moto ondoso e del vento. Il conteggio automatico su Matlab evidenzia risultati accettabili solo per Porticello. Per la spiaggia di Pezzo i risultati sono caratterizzati da un alto margine di errore, a causa di filtri poco nitidi ai fini dell’identificazione su immagine. L’analisi al microscopio ottico ha confermato la prevalenza di fibre sintetiche rispetto a quelle naturali, contrariamente a molti studi sulle microplastiche nei campioni ambientali, che riscontrano una maggiore concentrazione di fibre animali o vegetali.

Relatori: Rossana Bellopede, Paola Marini, Valentina Balestra
Anno accademico: 2021/22
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 125
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Ingegneria Per L'Ambiente E Il Territorio
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-35 - INGEGNERIA PER L'AMBIENTE E IL TERRITORIO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/23134
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