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Materiali cementizi contenenti plastica di scarto = Cementitious materials containing waste plastics

Nicoletta Mangani

Materiali cementizi contenenti plastica di scarto = Cementitious materials containing waste plastics.

Rel. Matteo Pavese, Luca Lavagna. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Dei Materiali, 2022

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Abstract:

La definizione più accreditata per indicare il concetto di sviluppo sostenibile – da anni, punto cardine delle nostre vite- potrebbe essere quello "… che risponda alle necessità del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie esigenze…". Si è prestata particolare attenzione alla produzione di beni da strutturare, secondo un principio di risparmio energetico e di controllo della produzione di rifiuti, prevedendo il loro riutilizzo in altri settori. È da questo obiettivo che parte il presente lavoro di tesi, volto ad analizzare, nelle costruzioni civili, l’utilizzo di materiali cementizi con aggiunta di additivi in plastica difficilmente riciclabili, per sopperire alla crescente domanda di materie prime non rinnovabili. Al cemento è stato additivato del mix polimerico, in diverse percentuali in volume (15 -30%) in sostituzione alla sabbia, al fine di ottenere le medesime proprietà meccaniche di una malta base, e nel migliore dei casi, persino prestazioni superiori. Sono state indagate le proprietà meccaniche di resistenza a compressione e resistenza a flessione sui provini realizzati in laboratorio. È stato riscontrato in un primo momento un peggioramento delle proprietà meccaniche della malta contenente rifiuti plastici (15-30%) rispetto a una malta standard. La spiegazione di questo fenomeno è riconducibile sia alle scarse proprietà meccaniche della plastica impiegata sia alla scarsa adesione tra matrice e plastica, che ha determinato la formazione di porosità. Tuttavia, riducendo il rapporto acqua/cemento, sono stati raggiunti promettenti risultati. Difatti, ponendo a confronto la malta con medesima composizione (15% in volume di plastica), ma con differente rapporto a/c (da 0,5 a 0,35), si è riscontrato un aumento della resistenza a flessione del 32% e a compressione del 50%. Con una sostituzione volumetrica del 30%, sono stati riscontrati aumenti ancora più marcati. Lo scopo è stato di individuare nuove modalità di impiego della malta, congiuntamente a fonti provenienti da rifiuti, per migliorarne le proprietà meccaniche e sensibilizzare il settore dell’edilizia all’utilizzo di fonti provenienti da rifiuti plastici difficilmente smaltibili, anche per contrastarne l’esponenziale aumento.

Relatori: Matteo Pavese, Luca Lavagna
Anno accademico: 2021/22
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 109
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Ingegneria Dei Materiali
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-53 - SCIENZA E INGEGNERIA DEI MATERIALI
Aziende collaboratrici: Politecnico di Torino
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/23074
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