Giada Mattias, Maria Elisabetta Migoni
LIGHTHOUSE LIVINGLAB - IL TINO Centro di sperimentazione didattico-comunitario-imprenditoriale, atto alla valorizzazione del patrimonio faristico del Tino e del territorio spezzino, attraverso un approccio sistemico. = LIGHTHOUSE LIVINGLAB - IL TINO Educational-community-entrepreneurial experimentation center, designed to enhance the pharisaic heritage of Tino and La Spezia context, through a systemic approach.
Rel. Pier Paolo Peruccio, Gianluca Grigatti. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Design Sistemico, 2021
Abstract: |
Il progetto si muove nel contesto di attenzione verso gli attori di monitoraggio costiero del Mar Mediterraneo, comprendendo fari, luci e segnalamenti vari, appartenenti al Demanio. L’obiettivo è quello di valorizzare queste importanti e affascinanti strutture, che ad oggi sono limitate ad un uso strettamente funzionale di lanterne marittime, permanendo in uno stato di abbandono e di chiusura. Inoltre a guidare la scelta è una duplice motivazione: da un lato il 110° anniversario - che sarà celebrato nel Settembre 2021 - del trasferimento della gestione del servizio di illuminazione delle coste dal Ministero dei Lavori Pubblici alla Marina Militare. Dall'altro, la volontà di sperimentare come la metodologia del Systemic Design possa rappresentare un elemento strategico per la valorizzazione di un patrimonio costiero come quello in cui si localizzano i fari. Il lavoro comincia dal Faro di San Venerio dell’isola del Tino, parte del patrimonio UNESCO. L’obiettivo è quello di trasformare il faro in un ecosistema aperto di innovazione che unisce ricerca, sperimentazione, turismo e imprenditorialità, con i principi del Design Sistemico. Il processo così agisce in una duplice direzione: valorizzazione del patrimonio in cui è localizzato, restituendolo alla comunità; e promozione di una rivoluzione assoluta (ambientale, economica, culturale, sociale, personale), designandosi nodo di una rete potenzialmente globale. Il focus progettuale è quello di mettere a sistema: didattica, comunità, e economia circolare. Il faro diverrà quindi centro di ricerca, laboratorio di sperimentazione, in cui si potranno relazionare università, scuole, associazioni, ricercatori esterni e gente locale, attraverso corsi di formazione, workshop e attività varie. I temi saranno dedicati alla sostenibilità e all’ideazione di nuovi progetti realizzabili nel contesto in primis spezzino e poi scalabili, con l’obiettivo di rendere il faro e l’isola completamente carbon neutral divenendo dimostrazione diretta di cambiamento. L’esperienza di comunità del faro è quella che chiunque, locali e turisti, può vivere in questo ambiente che condivide visione, principi, linee guida, in accordo ad uno stile di vita sostenibile e che trasforma così il faro in un hub, luogo di incontro, scambio, connessioni, in cui il confronto è all’ordine del giorno. L’economia circolare indica il fronte in cui si applica la sostenibilità al territorio: il faro diventa così incubatore di idee, progetti, che mirano a mettere in relazione le aziende locali attraverso il Design Sistemico. |
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Relatori: | Pier Paolo Peruccio, Gianluca Grigatti |
Anno accademico: | 2020/21 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 274 |
Informazioni aggiuntive: | Tesi secretata. Fulltext non presente |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Design Sistemico |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-12 - DESIGN |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/22971 |
Modifica (riservato agli operatori) |