DA PIAZZA D'ARMI A PIAZZA D'ARTI, Processo di funzionalizzazione dell’Ex Caserma rossani in nuova sede dell’Accademia delle Belle Arti di Bari = FROM A PLACE OF ARMS TO A PLACE OF ARTS Process of functionalization of the Barracks Rossani in new center of the Academy of Fine Arts in Bari

L’idea di questa tesi nasce dalla stretta collaborazione e dalla partecipazione al progetto, oggetto di analisi, avuto con lo studio ISOLARCHITETTI che dura dal 2019 ad oggi. Il 1° gennaio 2020 il team di progetto con capo gruppo lo studio di architettura ISOLARCHITETTI è risultato vincitore del bando di gara per la realizzazione del progetto preliminare, definitivo ed esecutivo per l’Accademia delle Belle Arti di Bari che coinvolge in maniera diretta tre edifici del complesso militare dell’Ex Caserma Rossani che da 23 anni riversa in stato di abbandono. L’aggiudicazione ha dato il via al complesso lavoro di progettazione che ha coinvolto diversi attori pubblici e privati sviluppando un intricato processo di rapporti, proposte e promesse che hanno dato vita al progetto. Utilizzando un approccio Problem Based Learning, ovvero passando dalla pratica alla teoria il problema diventa la causa generatrice del processo di apprendimento, partendo dal progetto dell’Ex Caserma Rossani sono state costruite le rispettive analisi che mi hanno permesso di analizzare come un entomologo i vari aspetti e soluzioni che un architetto deve affrontare per arrivare all’obiettivo della consegna del progetto. Le operazioni di analisi attraverso una serie di casi studio, da una parte hanno permesso di indagare le principali tipologie d’impianto e dall’altra analizzare le varie modalità d’intervento. Lo studio ripercorre la storia dell’area a partire dalla seconda metà dell’Ottocento evidenziando i momenti salienti della storia del complesso. La descrizione delle figure coinvolte all’interno del processo e il rapporto tra di esse hanno lo scopo di esplicitare le complessità che segnano lo sviluppo di un progetto architettonico. La descrizione e la realizzazione di mappe diventano uno strumento in grado di districare i nodi creati dalle questioni nate dalle interazioni tra i diversi attori. Calandomi direttamente all’interno del processo in corso, la tesi si intreccia con la realtà proponendo narrazioni basate su eventi passati ma proiettate al futuro che danno vita ad una fitta rete di complessi meccanismi segnati da numerosi attori, scelte e negoziazioni. All’interno di questo lavoro risulta fondamentale la dimensione del tempo, dal momento che la data di scadenza del progetto è già stata definita, con l’avanzare del tempo, si restringe il campo del possibile. L’intera progettazione effettuata attraverso il software di progettazione Revit ha fatto sì che il progetto assumesse delle nuove configurazioni anche date dall’impossibilità di effettuare i sopralluoghi necessari per rilevare il complesso causate dall’attuale stato pandemico che ha portato un’ulteriore complicazione all’interno del progetto. L’obiettivo finale non è quello di creare un progetto singolo ed inequivocabile, ma raccontare un’esperienza diretta che vuole sottolineare come il processo reale, attraverso la descrizione delle parti, sia un vero e proprio groviglio di azioni. In conclusione, la descrizione cerca di fornire uno strumento operativo, tracciando le relazioni e implicazioni che genera il progetto all’interno della sua contestualizzazione temporale.