Bordoclima. New Calligraphies of Moving Borders

Bordoclima indaga il tema del bordo in movimento costruendo possibili metodi e scenari progettuali nel “Nuovo Regime Climatico” (Bruno Latour, Down to Earth: Politics in the New Climatic Regime, 2017). I confini geopolitici vengono considerati luoghi paradigmatici del rapporto tra i nuovi processi ecologici dinamici e transcalari e quelli architettonici usualmente definiti da tracce e segni statici sul territorio. In una condizione di sospensione segnata dall’incertezza dell’attuale crisi climatica planetaria, il bordo “rigido” dello spazio architettonico entra in conflitto con quello in movimento dell’ecologia, richiedendo la necessità di un nuovo modello metodologico e progettuale. La struttura del lavoro, sia a livello metodologico che narrativo, si articola in quattro macro parti: 1. Rizoma: la piattaforma teorica su cui il metodo si struttura risulta essere non gerarchica, eterogenea, verticalizzata e in continuo cambiamento di scala dal generale al particolare. Gli strumenti e i metodi della Landscape Ecology vengono utilizzati e sperimentati nella ricerca, considerando l’esito di un progetto ecologico uno scenario probabilistico e non deterministico. 2. Bordoclima: dopo un’analisi comparativa a scala globale tra le diverse figure del conflitto sui bordi, la ricerca intende testare il rapporto tra instabilità e stabilità, tra processi ecologici e architettonici, attraverso un modello alternativo operativo, dialogico, dinamico che prevede l’uso di un nuovo linguaggio “calligrafico” capace di generare nuove forme estetiche e performative del paesaggio. 3. On fluids: il bordo rifiuta la logica statica e lineare, includendo nel suo dominio di sovranità, elementi al di fuori del campo visibile geopolitico, prediligendo la tassonomia caratteristica del modello fluido e in movimento. I confini dell’area dei Balcani diventano così territorio di sperimentazione, dove l’interferenza e il disturbo assumono la forma di ologrammi del conflitto. Gli strumenti utilizzati per mappare e simulare i sistemi complessi e conflittuali caratteristici del bordo, si basano su software complessi e data analysis, come strumenti critici in grado di monitorare fenomeni globali e locali. 4. Far from equilibrium: nell’Età dell’Asimmetria (Timothy Morton, Hyperobjects. Philosophy and Ecology after the End of the World, 2018), umani e non umani diventano attori in un progetto che intende l’Ecologia come scienza delle possibilità e non come disciplina in grado di definire esiti spaziali definitivi. Tramite un processo abduttivo vengono individuati sull’instabilità del confine tra Croazia e Bosnia ed Erzegovina, tre punti di discontinuità. Luoghi emblematici per la sperimentazione di una mappatura sincronica del conflitto, in grado di generare un “setaccio” utile alla creazione di uno scenario probabilistico di mutazione del bordo. Bordoclima è costruito come un ipertesto, un’opera aperta, un istante in cui si osserva una rottura della linearità dei processi e dei linguaggi verso l’emergere di nuove calligrafie. In questa logica, è stata sviluppata una struttura non lineare della trama, che verticalizza contenuti e metodologie. Bordoclima è un primo passo di un progetto teorico, che vede nel rapporto tra scienza (geodata analysis e strumenti computazionali) e arte (nuove figure estetiche), un possibile scenario per il progetto della contemporaneità.