Un approccio alla conservazione fondato sulla conoscenza. Il Documento di Indirizzo alla Progettazione per il patrimonio architettonico della Diocesi Nardò-Gallipoli = A knowledge-based approach to preservation. The Documento di Indirizzo alla Progettazione (Design Guidelines Document) for the architectural heritage of the Nardò-Gallipoli Diocese.

È noto come il patrimonio culturale ecclesiastico, e in particolare quello architettonico costituito dagli edifici religiosi, dai campanili, dai complessi monastici, dai palazzi storici di proprietà della Chiesa Cattolica, rappresenti potenzialmente in Italia una risorsa straordinaria per lo sviluppo culturale e socio-economico dei territori a beneficio della collettività. Conseguentemente, per il suo valore culturale, tale patrimonio necessita di sforzi e risorse notevoli per una corretta conservazione, non sempre attuata o possibile. Situazioni particolari, ma assai ricorrenti, si producono quando i beni, per il venir meno delle ragioni culturali e confessionali che ne hanno determinato la generazione, risultano privi di funzione e dismessi. Lo studio di queste dinamiche è ineludibile per programmarne la conservazione e proporne un riuso compatibile e sostenibile. Sulla base di queste premesse, l’obiettivo della tesi è stato quello di sperimentare un approccio per la tutela attiva del complesso e frammentato patrimonio architettonico religioso. Il metodo proposto parte dal presupposto che qualsiasi scelta circa la programmazione degli interventi debba fondarsi su una conoscenza approfondita e scientifica degli organismi architettonici, per poi individuare una strategia di conservazione programmatica. In aggiunta, viene posta la necessità di adottare strumenti tecnici e amministrativi condivisi dagli enti religiosi e “civili” competenti nella tutela, in grado di programmare uniformemente le azioni volte ad approfondire la conoscenza del manufatto, definendo le esigenze e gli obiettivi che l’intervento dovrà prefigurare. Nelle politiche nazionali, lo strumento che assolve tale funzione è il Documento di Indirizzo alla Progettazione (DIP), introdotto dal Codice dei Contratti Pubblici, sovente eluso o approcciato solo sbrigativamente. Al fine di rendere operativo questo metodo, la ricerca si è misurata con la specificità del sistema dei beni culturali afferente alla Diocesi di Nardò-Gallipoli, attraverso un proficuo sostegno degli enti responsabili della tutela, l’Ufficio Beni Culturali per l’Arte Sacra della Diocesi e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Province di Brindisi e Lecce. Gli esiti delle indagini sul territorio sono il cuore di questo lavoro, nell’obiettivo di costruire un archivio informatico aggiornabile e implementabile, riguardante ciò che è necessario per programmare consapevolmente le attività di conservazione, attraverso lo strumento del DIP. Vengono infine predisposte due ipotesi di DIP, per la programmazione di attività di conservazione e riuso in due specifici beni, in grado di rappresentare eterogeneità e varianti del patrimonio analizzato, la Chiesa di S. Giovanni Battista e la Villa del Vescovo a Nardò. La banca dati, e i conseguenti progetti di DIP proposti, restituiscono un quadro di problematiche proprie di questo patrimonio straordinario, significativo per la pluralità di valori materiali e immateriali, la cui necessità di conservazione si pone con sempre maggiore urgenza.