Kateryna Babenko
CONOSCERE PER CONSERVARE. Implicazioni progettuali della lettura costruttiva dell'architettura storica: la manica del Mosca nella Cavallerizza Reale di Torino = Knowing for preserving. Design implications of the constructional analysis of historical architecture: the Mosca wing in the Cavallerizza Reale in Turin.
Rel. Cesare Tocci, Edoardo Piccoli, Elena Vigliocco. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2022
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La Cavallerizza Reale nella “Zona di Comando” di Torino costituisce un fondamentale brano di città, che dal XVI secolo ad oggi si è sempre caratterizzato per un uso strategico legato alla formazione delle giovani leve, inizialmente legate all’aristocrazia ed alla Corte, poi militari ed oggi universitarie. Lo studio si propone di approfondire la conoscenza della c.d. Manica del Mosca, ala negletta della Cavallerizza, che negli ultimi decenni è stata proposta per molteplici possibili destinazioni d’uso, senza mai tuttavia preliminarmente affrontare il problema della sua esatta conoscenza e descrizione. Lo scopo della tesi è quello di proporre una lettura architettonica e costruttiva della porzione di edificio storico attraverso diversi strumenti conoscitivi, essenzialmente riconducibili da una parte all’esame delle fonti bibliografiche e archivistiche e dall’altra alla lettura diretta del corpo di fabbrica pesantemente penalizzata, quest’ultima, dalla prolungata e tuttora perdurante inaccessibilità del complesso. A valle di un breve inquadramento dei caratteri tipologici della Cavallerizza e delle vicende storiche e costruttive del complesso, la tesi si concentra sulla ricognizione diretta della Manica del Mosca con la finalità di chiarirne modi costruttivi e caratteri formali. Questi vengono ricostruiti a partire dalla lettura critica sia dello scarno materiale cartografico d’archivio, sia invece dei numerosi documenti (istruzioni, capitolati e contratti) attraverso i quali l’ingegner Carlo Benedetto Mosca, quale Primo Architetto di Sua Maestà, tra il 1832 e il 1835, programmò e controllò l’esercizio dell’attività edilizia. L’analisi del materiale documentario archivistico e il suo riscontro con i rilievi eseguiti sul campo hanno portato non solo alla comprensione della reale consistenza dell’edificio, ma anche alla predisposizione di un modello tridimensionale suscettibile di essere sviluppato in ambiente HBIM. In tal guisa si intendono fornire solide basi metodologiche e di conoscenza per affrontare coerentemente le successive fasi di progettazione del recupero, del consolidamento e della valorizzazione dell’edificio. Lo studio, infatti, si pone come strumento propedeutico a qualsiasi sviluppo di carattere progettuale essenzialmente sotto due riguardi: innanzitutto prestandosi a calibrare e indirizzare in maniera mirata gli eventuali auspicabili approfondimenti diagnostici in vista della prossima valorizzazione del complesso in chiave culturale; in secondo luogo provando a far derivare dai vincoli strutturali del complesso alcuni criteri generali di intervento in grado di consentire i necessari adeguamenti normativi, ad esempio in prospettiva sismica, senza snaturare la sostanza costruttiva originaria della fabbrica e, anzi, traendo ispirazione dalla sua incontestabile razionalità. |
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Relatori: | Cesare Tocci, Edoardo Piccoli, Elena Vigliocco |
Anno accademico: | 2021/22 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 90 |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/21863 |
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