Ceres: il cuore turistico delle Valli di Lanzo. Restauro e rifunzionalizzazione di Villa Broglia come nuova struttura ricettiva. = Ceres: the tourist heart of the Lanzo’s Valleys. Restoration and re-functionalization of Villa Broglia as a new accommodation facility.

Dal 2012 si utilizza la classificazione “aree interne” per descrivere porzioni di territorio oggetto di progressivo abbandono a causa del cambiamento delle esigenze degli abitanti e dalla forte attrattività delle metropoli. Sono circa 4200, la maggior parte dei quali si trovano nel territorio montano, i comuni che rientrano in tale definizione. La distanza dai servizi essenziali, la scarsa efficienza dei mezzi di trasporto e le poche offerte di lavoro sono state la chiave del problema. Sono circa 13 milioni di persone (23% della popolazione italiana) gli abitanti di queste zone, per lo più di anziani che non vogliono mutare le loro abitudini. Questi territori offrono opportunità e occasioni, spesso nascoste dal degrado e dall’abbandono, che necessitano di essere riscoperte. Il punto centrale non è riportarli ad essere ciò che erano in precedenza, ma sfruttare le risorse offerte per promuovere sviluppo e crescita demografica. A seguito di tali considerazioni, la tesi si pone l’obiettivo di ridare vita al territorio delle Valli di Lanzo, svolgendo un’analisi dei punti di forza e delle opportunità che si possono ricavare da queste, senza però tralasciare le criticità esistenti, da poter migliorare. Si produrrebbe così un incremento dal punto di vista economico e sociale all’area stessa e all’intera Regione. Innanzitutto si è condotta un’analisi sulla cultura e le tradizioni delle valli, sui luoghi turisticamente interessanti (architettura, natura, religione, sport), sulle attività che possono essere svolte. Trovandosi queste diffuse in vari comuni della regione, il progetto ha identificato come punto nodale, nel quale creare un punto di accoglienza per i turisti. Per tale funzione è stato scelto il Comune di Ceres, luogo che storicamente ha già avuto questo ruolo grazie alla sua centralità fisica rispetto alle valli interessate e alla presenza della ferrovia Torino- Ceres, che ne facilita il raggiungimento. Nella seconda metà dell’800 Ceres era infatti il luogo di villeggiatura privilegiato dalla borghesia torinese; col tempo queste terre sono andate in lento declino, lasciando molti edifici abbandonati. Tra questi Villa Broglia, una villa signorile in stile Art Nouveau dell’inizio del ‘900, vincolata dal 2010 dalla Soprintendenza torinese, facente parte del complesso dell’ex Colonia Mario Gioda. In seguito ad analisi e interviste, si è arrivati alla conclusione che sia necessario investire sulla promozione e valorizzazione delle attrazioni turistiche e il migliorare i servizi presenti sul territorio. Si è deciso di inserire all’interno di Villa Broglia e della Casa del Custode rispettivamente un B&B e un ostello che vadano ad intercettare le necessità dei target individuati: famiglie e giovani. Questi, infatti, rientrano a fatica nelle offerte sviluppate dalle strutture ricettive esistenti. Date le condizioni degradate dei due edifici, ho valutato un restauro conservativo senza intaccare le strutture e apportare modifiche invasive. Anche l’inserimento dei nuovi servizi deve basarsi sullo stesso principio, adattandosi agli spazi a disposizione. Si è quindi condotta una ricerca volta alla conoscenza dell’edificio dal punto di vista storico e architettonico, per poi individuare i degradi presenti, la loro causa e gli interventi utili al loro risanamento. La scelta di interventi volti alla conservazione degli edifici storici ritengo sia la metodologia più efficace per incentivare il turismo, nel rispetto del patrimonio culturale del territorio.