Scenografie sostenibili. Proposte di sostenibilità per il settore audiovisivo: il design sistemico al servizio del processo scenografico = Sustainable set design. Sustainable proposals for the audiovisual sector: systemic design applied to the scenographic process

La transizione ecologica sta interessando un numero sempre maggiore di realtà produttive, abbracciando logiche economiche innovative. Nel solo panorama italiano, si stima che il 52,6% delle imprese ha investito nella sostenibilità (Symbola, 2018). Se per alcuni settori questo processo è appoggiato da uno sforzo coordinato ormai avviato, per altri gli interventi risultano ancora pionieristici. Il settore dell’audiovisivo rientra in quest’ultima categoria. L’industria dell’audiovisivo è un vero e proprio settore produttivo le cui attività richiedono materiali, risorse energetiche, spostamenti di persone, e ciò genera emissioni di materiali e inquinanti. Da una ricerca effettuata nel settore audiovisivo britannico, un’ora di contenuti televisivi corrispondono a 13 tonnellate di CO2 emessa (Albert, BAFTA, 2018). Eppure, tutto ciò rimane “al di qua” dello schermo, invisibile al pubblico: il prodotto finale deve essere esteticamente bello, divertente, interessante, educativo. La sfida che la presente tesi vuole abbracciare è proprio aggiungere a questo elenco anche l’aggettivo “sostenibile”. Per fare ciò, la metodologia di progetto è quella del design sistemico, che, attraverso nuove relazioni tra persone e la sinergia tra le attività, è risultata utile a fare emergere dalla complessità del contesto strategie nuove di sostenibilità ambientale. In dialogo e sinergia con il Centro di Produzione Tv Rai di Torino, la ricerca prende in considerazione il ciclo vita di una scenografia televisiva, in quanto “oggetto materiale” costantemente utilizzato nelle produzioni del settore audiovisivo. Tale focus ha permesso di analizzare le pratiche di sostenibilità presenti e potenziali nel processo scenografico, per innescare interventi virtuosi concreti. Ulteriore sfida è stata la scelta di applicare il design sistemico ad una realtà aziendale di grandi dimensioni, che presenta cioè regole univoche per le sedi dislocate su tutto il territorio nazionale. Si è declinato dunque il principio sistemico dell’“agire localmente”, sia guardando a ciò che il territorio specifico offre, sia guardando alle risorse già presenti nella realtà aziendale in cui il processo scenografico si muove. Il percorso progettuale ha visto una prima fase di rilievo olistico, dedicata alla raccolta dei dati qualitativi e quantitativi riguardanti il territorio e il ciclo vita della scenografia tv oggetto di analisi. Il rilievo si è chiuso con lo studio delle criticità e delle opportunità individuate. Attraverso momenti di confronto con gli attori del processo, si è arrivati alla selezione delle opportunità di maggiore interesse e quindi agli ambiti di intervento progettuale. L’ultima fase del progetto ha visto la formulazione di strategie di intervento, declinate in soluzioni concrete orientate a rendere il processo scenografico più sostenibile a livello ambientale. Le proposte sono state quindi discusse e valutate rispetto alle attese, all’interesse e alla fattibilità con gli attori coinvolti nel processo.