Studio di fattibilità di un sistema innovativo, tramite drone, per il trasporto di farmaci salvavita in situazioni di emergenza

Questo lavoro di tesi nasce sulla scia di un progetto pilota, sviluppato in collaborazione con l’ASL Città di Torino, il cui obiettivo è quello di definire una nuova procedura per velocizzare il trasporto di farmaci salvavita ad alta priorità tra due ospedali del capoluogo di regione, Torino, utilizzando Sistemi Aeromobili a Pilotaggi Remoto, comunemente chiamati droni. Questo aspetto era già stato evidenziato in letteratura dimostrando che, attraverso l’utilizzo di droni, è potenzialmente possibile superare le sfide logistiche legate al trasporto “classico” dei medicinali, in quanto essi non sono soggetti ai rallentamenti del traffico urbano ed extraurbano e sono in grado di raggiungere in minor tempo luoghi privi di adeguati collegamenti. Partendo dunque dalle analisi precedentemente condotte, le quali avevano individuato l’Ospedale Molinette e l’Ospedale San Giovanni Bosco come strutture aventi adeguate caratteristiche per la conduzione dello studio in oggetto, il presente lavoro di tesi si pone l’obiettivo di soddisfare la normativa cogente e sviluppare simulazioni realistiche al fine di dimostrare che l’utilizzo di un drone, come mezzo di trasporto, può effettivamente essere non solo più rapido di quelli attualmente in uso ma anche più sicuro nell’ottica del trasporto di farmaci d’urgenza. Durante la prima fase del progetto sono state determinate le specifiche necessarie a definire l’effettivo e realistico completamento della missione: grazie alla collaborazione con la Dott.ssa Crosasso sono stati individuati tre antidoti di priorità 1 (somministrazione entro 30min dall’avvenuta intossicazione del paziente) di cui ogni ospedale generalmente detiene solamente una confezione come scorta, motivo per cui si rende indispensabile avere una linea di scambio rapida per l’approvvigionamento dei farmaci qualora si presenti la necessità. Successivamente a questa analisi e sempre partendo dalle considerazioni emerse dal precedente lavoro, sono stati individuati tre differenti percorsi utili per collegare l’Ospedale Molinette al San Giovanni Bosco, giungendo alla conclusione che per ottenere l’autorizzazione da parte delle autorità competenti al sorvolo della città compresa tra le due strutture, conviene orientarsi su l’utilizzo di un drone di piccole dimensioni. Il peso e l’ingombro dei farmaci, assieme alla tipologia di area sorvolata (essendo i percorsi utili ricadenti all’interno della città metropolitana di Torino, area ad alta densità di popolazione), sono stati i parametri vincolanti per la scelta del drone da utilizzare. In una seconda fase si è proceduto ad un accurato studio delle normative di volo stabilite da ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile). E’ stata quindi eseguita la metodologia di analisi del rischio, chiamata SORA (Specific Operations Risk Assessment), per i tre differenti percorsi utili della missione, il cui completamento ha portato alla definizione di tutti i requisiti di sicurezza che l’operatore dovrà rispettare per poterla condurre. A supporto del progetto sono state condotte le simulazioni per il calcolo dell’area di buffer ed una parametrizzazione del rischio basata su un metodo probabilistico, deducendo che il drone non solo è un mezzo più rapido di quelli tradizionali, ma anche altrettanto sicuro, con un rischio comparabile a quello legato al trasporto su gomma.