Marzia Simionato
La decorazione come linguaggio complesso : le volte del duomo di Biella.
Rel. Anna Marotta, Antonella Tizzano. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura, 2010
Abstract: |
L'intenzione di questo lavoro non è, e non poteva essere, quella di rendere conto della sterminata casistica e fenomenologia storica, semantica ed espressiva del continente decorativo ed ornamentale. Mi sono proposta di seguire un tracciato interrogativo attorno al nucleo, ai principi germinali della fenomenologia, al fine di tentare di comprendere le matrici, le "parole" del linguaggio decorativo. Sempre ci si può domandare: che cosa orna cosa? Come distinguere fra struttura e decorazione, fra funzione e ornamento? Vi sono molte ragioni per ipotizzare che l'ornamento mobiliti in realtà fattori e motivi molto più consistenti di quanto non possa fare la sua versione comune, quella che lo riduce a semplice "ornamento" supplementare e addizionale, supplemento dell'architettura. La dimensione dell'ornato, risulta essere portatrice di valori che spaziano dall'etica all'estetica, alla semiologia. La difficoltà nell'intrappolare il fenomeno decorativo in riferimenti precisi e stabili nel corso della storia, è dovuto alla natura stessa di quest'ultimo. Nel I secolo dell'arte islamica, ad esempio, lo stesso minareto, prima di fungere da luogo a mezzo di richiamo per la preghiera, rivestiva il ruolo di un elemento decorativo posto accanto all'edificio principale, la moschea. Ancora in alcuni settori della teoria architettonica, tra Otto e Novecento, si usa il termine "decorazione" o "ornamento" per riferirsi a ciò che in un opera indica ciò che vi è di caratteristico in un determinato stile, per designare qualcosa di " gratuito", lontano dalla funzionalità dell'opera stessa. In molte decorazioni pittoriche, la fascia ornamentale inquadra la singola scena, separandola dalla scena precedente e da quella successiva, in modo da farla risultare "gerarchicamente" superiore e privilegiata, definendola come unico elemento dell'intreccio narrativo che si dipana sulle pareti. La decorazione risulta una "pausa", un "contesto", una "cornice" che lascia emergere lo spazio in cui si svolge il racconto. La prima parte di questo lavoro di tesi è quindi il risultato del tentativo di realizzare, citando il titolo di un opera di fondamentale importanza nel mio lavoro, una "grammatica dell'ornamento", al fine di comprendere i principi base e le casistiche possibili di una serie di decorazioni. Nella prima parte è stata realizzata una raccolta di elementi decorativi che vuole essere una rassegna utili ai fini dell'orientamento, una sorta di classificazione manualistica, senza pretese di completezza o di approfondimento critico bibliografico,anche se risulta evidente che uno studio puramente astratto dei singoli motivi ornamentali, isolati dal loro contesto storico e semantico, risulta privo della componente critica fondamentale alla loro comprensione. Sono stati in seguito indicati dei possibili livelli di lettura delle decorazioni, fra i quali è stato maggiormente approfondito quello geometrico. Dopo aver realizzato questa struttura di base, I' obiettivo è stato quello di applicare queste considerazioni al caso studio, ovvero alle decorazioni presenti sulle volte del Duomo di Biella. Per quanto riguarda l'analisi di queste ultime, il metodo utilizzato, il cosiddetto "PRL", Progetto Logico di Rilievo ', di cui si sta occupando la Prof. Marotta, si è rivelato particolarmente efficace per analizzare il sistema decorativo tramite un approccio analitico e, al tempo stesso, sistematico . Questo approccio può avvenire attraverso due metodologie consigliate: la prima, che parte da una dimensione elementare, da una semplificazione concettuale che decontestualizza il motivo decorativo e lo considera come "semema", segno minimo significante, e la seconda, che, invece, è più complessa e organizza i sememi in modelli visivi. Successivamente, l'analisi può essere approfondita sotto vari punti di vista, attraverso letture geometriche, storiche, culturali e quant'altro. 11 presente lavoro si propone come un possibile punto di partenza per eventuali approfondimenti in questo campo. |
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Relatori: | Anna Marotta, Antonella Tizzano |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | D Disegno industriale e arti applicate > DF Decorazioni G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte |
Corso di laurea: | Corso di laurea specialistica in Architettura |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/2139 |
Capitoli: | Indice: VOLUME 1 Prima parte Premessa 1_ L'IDEA DI "DECORO" E DI "ORNAMENTO" 1.1_Concetto e definizione di ornato 1.2_L'ornato e la sua rappresentazione 1.3_Rapporto tra ornato, materia e tecniche esecutive 1.4_Breve cronologia sullo sviluppo del motivo decorativo geometrico nelle civiltà 1.5_La rappresentazione dell'ornato attraverso le matrici decorative di riferimento 2_ DESCRIZIONE DI ELEMENTI DECORATIVI 2.1_Motivi geometrici 2.2_Motivi decorativi naturalistici 2.3_Motivi decorativi zoomorfi, antropomorfi, mascheroni 3_ LA NATURA E LA£ÉCÒ~RAZIONE 3.1_Rapporto tra decorazione e natura 3.1.2_Riferimento di tipo simbolico 3.1.3_Adozione di forme tratte dal mondo naturale nell'impianto e nello schema planimetrico 3.1.4_Adozione di elementi tratti dal mondo naturale a scopo decorativo 3.2_Similitudini tra forme naturali e forme decorative 3.2.1 L'interazione tra Natura ed Arte 3.2.2_La decorazione architettonica e il repertorio decorativo 4_PER UNA"GRAMMATICA GEOMETRICA": I LIVELLI DI LETTURA E COMPOSIZIONE DELLA DECORAZIONE 4.1_Livelli di lettura geometrici 4.1.1_La Simmetria 4.1.2_Composizioni simmetriche 4.1.3_La simmetria bilaterale o assiale 4.1.4_La simmetria centrale e/o rotatoria 4.1.5_La simmetria traslatoria 4.1.6_La simmetria ornamentale 4.1.7_Composizioni ritmiche 4.1.8_Composizioni ritmiche modulari 4.1.9_ Letextures 4.2.1 I livelli di lettura percettivi 4.2.2_Teoria del cognitivismo 4.2.3 Il ruolo della memoria visiva nella composizione dell'immagine 4.2.4 La psicologia della Gestalt 4.2.5 La decorazione come campo di sperimentazione delle leggi della configurazione 4.2.6 L'articolazione figura-sfondo 4.2.7_Le immagini a contro scambio Seconda parte 5.LA DECORAZIONE NEOGOTICA 5.1_Lo stile Neogotico 5.2_Esempi di chiese e decorazioni neogotiche in Italia e in Europa 5.2.1 Abbazia di Altacomba 5.2.2 San Bartolomeo di Valenza 5.2.3_Confronti iconografici fra alcuni esempi neogotici rilevati 5.2.4_L'importanza dell'ornato e delle raccolte di modelli ornamentali 5.2.5_ Le matrici di riferimento gotiche 5.2.6_L'evoluzione e modifiche del repertorio iconografico gotico attraverso le matrici di Owen Jones e di Auguste Racinet 6_CASO STUDIO 6.1_La Pieve di Santo Stefano in Biella 6.2_La chiesa attuale. Santa Maria Maggiore o Santa Maria del Piano 6.2.1_Le notizie sulle decorazione 6.2.2_La famiglia Galliari 6.2.3_Cronologia Conclusioni Bibliografia |
Bibliografia: | 1. 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X (1984) pp. 238-272. -COLOSIO, Loretta, Decorazione pittorica, Tecniche Nuove Editore, Milano 1993. 3. LA NATURA E LA DECORAZIONE -RIEGL, Alois, Stilfragen, Verlag von Gorge Siemens, Berlin 1893 [Problemi di itile : fondamenti di una storia dell' arte ornamentale, Feltrinelli, Milano 1963, frad. di M. Pacor). -JONES, Owen, The grammar of ornament, illustrated by examples from I vaiious sìyles of ornament, Van Nostrand Reinhold Co., New York 1972. -GOMBRICH, Ernst H., The Sense of Order. A Study in thè psychology of Ari ÌPhaidon Press, Oxford, 1979 (II senso dell'ordine, Einaudi, Torino 1984, traci. Br. Pedio). -ILOVELOCK, James, Gaia: A New Look at Life on Earth, Oxford University, Oxford 1979 [Gaia. Nuove idee sull'ecologia, Bollati Boringhieri, Torino COOK, Theodore Andrea, The Curves of Life, Dover Pubblications, New York 1979. -GRAMACCIOLI, Carlo Maria, II meraviglioso mondo dei cristalli, Calderini, I Bologna 1986. -IHERSEY, George, The Lost Meaning of Classica! 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Tavole: | TAVOLE Indice Localizzazione territoriale del "caso studio" e relazioni visive con elementi preesistenti Tav. 1 Planimetria Cappelle Tav. 2 Relazioni fra struttura architettonica e decorazione Cronologia costruttiva e principali artisti coinvolti nella decorazione Tav. 3 Distribuzione unità decorative individuate su superfici voltate Tav. 4 Rappresentazione decorazione 1. u.d Tav. 5 Rappresentazione decorazione 2. u.d Tav. 6 Rappresentazione decorazione 3. u.d Tav. 7 Rappresentazione decorazione 4. u.d Tav. 8 Rappresentazione decorazione 5. u.d Tav. 9 Rappresentazione decorazione 6. u.d Tav. 10 Rappresentazione decorazione 7. u.d Tav. 11 Rappresentazione decorazione 8. u.d Tav. 12 Rappresentazione decorazione 9. u.d Tav. 13 Suggestione chiaroscurale dell' unità decorativa Tav. 14 Un possibile schema geometrico per la rappresentazione delle decorazioni 1. u.d Tav. 15 Analisi delle simmetrie 1. u.d Tav. 16 Analisi delle simmetrie dei singoli elementi decorativi I.u.d Tav. 17 Analisi delle simmetrie dei singoli elementi decorativi I.u.d Tav. 18 Analisi delle simmetrie dei singoli elementi decorativi I.u.d Tav. 19 Analisi dei motivi decorativi 1. u.d Tav. 20 Schemi cromatici Palette convenzionali 1. u.d Tav. 21 Analisi geometrico-configurativa dei singoli elementi decorativi 1. u.d Tav.22 Analisi geometrico-configurativa dei singoli elementi decorativi 2. u.d. -3. u.d Tav.23 Analisi geometrico-configurativa dei singoli elementi decorativi-4. u.d.-7. u.d Tav.24 Analisi geometrico-configurativa dei singoli elementi decorativi 5. u.d Tav.25 Analisi geometrico-configurativa dei singoli elementi decorativi 6. u.d Tav.26 Analisi geometrico-configurativa dei singoli elementi decorativi 8. u.d.-9. u.d Tav.27 Alla ricerca del semema...(perduto?) Tav.28 Una possibile comparazione visiva Tav.29 Una possibile comparazione visiva Tav.30 Una possibile comparazione visiva con decorazioni neogotiche ottocentesche Tav.31 Una possibile comparazione visiva con decorazioni neogotiche ottocentesche Tav.32 |
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