ALLADIVM Borgo, castello, parchi, cascine: capisaldi storici per scenari futuri = ALLADIVM Village, Castle, Parks, Farms: Historical Cornerstones for Future Scenarios

Agliè, Alladium nel nome antico, è sede di un castello ducale che è tra le più belle e affascinanti residenze sabaude, il cui circuito è stato riconosciuto sito UNESCO dal 1997. Nonostante questo riconoscimento prestigioso che lo ha coinvolto, il borgo non è decollato come centro turistico e si presenta piuttosto segnato dall’abbandono e dall’incuria. Lo scopo di questo lavoro è di ricostruire il potenziale inespresso di Agliè, attraverso una rilettura storica e territoriale del sistema che ruota attorno al castello, composto da edifici di rappresentanza e strutture produttive e agricole (setificio, mulini e cascine) tra giardini, parco chiuso e parco aperto. La ricerca inoltre avanza proposte progettuali per lo sviluppo di scenari futuri, che valorizzino il Comune alladiese attraverso molteplici collegamenti, fisici, economici e culturali con il sistema castello, centro propulsore del tutto. La prima parte di inquadramento indaga il Canavese, regione storico-geografica in cui si inserisce Agliè, con attenzione alle infrastrutture, alle attrazioni turistiche, all’uso del suolo e al regime vincolistico. Di seguito, il focus è sul Comune alladiese, di cui si evidenziano le diverse carenze: mancanza di collegamenti adeguati, povertà nell’offerta turistica, e scarsa valorizzazione del ricco patrimonio del sistema castello, per lo più in degrado. La seconda parte è volta a individuare il valore del sistema castello che si è sedimentato nel tempo. Sono state quindi ripercorse le vicende storiche costruttive che hanno portato alla sua nascita ed espansione. Il metodo adottato è quello della rielaborazione grafica di tutte le cartografie storiche reperite negli archivi locali e regionali, circa venti, perché se ne evidenzino i capisaldi e le svolte: la più antica risale alla metà del Settecento e le più recenti ai primi anni del Duemila. Con la terza parte si ritorna all’attualità. Il castello di Agliè è oggi la principale attrazione del Comune ed è stato oggetto del piano di gestione delle residenze sabaude, approvato dall’UNESCO nel 2012. Prima di formulare nuove proposte, si è reso necessario studiare questo piano e vedere quanto vi fosse contenuto. Il risultato è stato deludente: ad Agliè è dedicato un solo progetto, che riguarda la costruzione di un marciapiede lungo viale Don Notario, effettivamente realizzato nel 2008, ma senza nessun impatto significativo. Tuttavia alle altre residenze sabaude sono rivolti molteplici progetti del piano di gestione del 2012. Nell’ultima parte sono ripresi alcuni spunti offerti da questi progetti e sono state formulate proposte rivolte ad Agliè, che mirino a conservare il ricco palinsesto territoriale e tengano conto della sempre più acuta sensibilità ambientale. Gli interventi riguardano il collegamento e la comunicazione più efficienti tra Torino e Agliè, la viabilità, i servizi che promuovano la mobilità lenta, la messa in sicurezza degli edifici produttivi e agricoli sistema castello e una loro successiva rifunzionalizzazione. Sono previste cinque fasi, scandite in quindici anni, con l’auspicio che la concretizzazione dei primi scenari porti alla realizzazione di quelli successivi grazie ad un effetto domino. In conclusione, il lavoro di tesi aspira a superare la dicotomia tra l’imponente castello e il piccolo borgo, attraverso un lento e graduale processo di integrazione tra le due parti, dove il sistema castello diventi l’anello di connessione.